ritardi istituzionalizzati

Il mio amico Luciano ha postato questa foto di un biglietto del cinema che ha acquistato.
A parte che non sapevo che un biglietto costasse dieci euro – ma magari è perché Springsteen & I è stato un evento di un singolo giorno – quello che mi ha lasciato basito è la scritta in piccolo in fondo al biglietto: “il film inizia circa 25 minuti dopo l’orario di proiezione comunicato”.
Lo so perfino io che al cinema ci vado ben poco: gli UCI Cinemas hanno una quantità spropositata di pubblicità, e infatti tendo a evitarli come la peste. So anche che l'”orario di inizio” è in realtà l’orario di inizio della pubblicità. Ma vedere l’istituzionalizzazione di quasi mezz’ora di pubblicità – faccio notare che quella scritta non è stampata sul momento, ma fa parte del biglietto – mi ha lasciato davvero basito. Ma cosa succede se uno compra il biglietto e arriva venti minuti dopo il cosiddetto orario di inizio? Immagino che al botteghino non ti vendano più il biglietto, ma se paghi il pizzo dell’online non possano impedirti di entrare, nel qual caso possiamo considerare l’euro di prevendita il costo del tuo voler evitare la pubblicità. Qualcuno ne sa qualcosa di più?

Ultimo aggiornamento: 2013-07-23 10:45

8 pensieri su “ritardi istituzionalizzati

  1. mestesso

    E’ diverso tempo che non vado più all’UCI, ma se non hanno cambiato le regole, cinque minuti dopo l’inizio (della pubblicità) non puoi più entrare, l’ingresso viene chiuso. Chi è dentro è dentro, chi è fuori rimane fuori.

  2. Daniele

    Credo che lo scopo di quella dicitura sia evitare la possibilità di una class action: in mancanza di essa si sarebbe potuto chiedere un risarcimento dovuto al fatto che per i primi 25 minuti si sono viste proiezini differenti da quella indicata nel biglietto stesso (ossia il film).

  3. Luciano

    Giusto per darti qualche informazione in più..
    Il film di ieri era un po’ “speciale” (una sola data in tutto il mondo ecc.ecc.), quindi il biglietto (11 euro) è stato prenotato un mese fa, on-line (diritto di prevendita on-line: 1 Euro).
    Ieri non c’è stata alcuna pubblicità, tranne i soliti “spegnete il cellulare”.

  4. .mau.

    @daniele: mi sembra strano. Il contratto implicito nell’acquistare il biglietto non dice mica che vedrai solamente il film, e l’ottenere cose aggiuntive, per quanto pallose possano essere, non può essere considerato malus.

  5. .mau.

    @Luciano: che fosse una proiezione “speciale” l’avevo scoperto mentre facevo qualche minima ricerca prima di postare la notiziola, e posso immaginare che il prezzo più alto fosse dovuto a quello (l’euro di prevendita mi pare standard: per me è un furto, ma sono in minoranza). Che quel film non avesse pubblicità è stata una buona cosa per voi, ma immagino che in un film normale i venticinque minuti di pubblicità ci siano eccome… o no?

  6. mestesso

    L’ultima volta che sono andato i minuti di pubblicità (grosso modo) erano 10-15.
    Immagino che la durata vari in funzione del tempo e del film in proiezione.

  7. mestesso

    Dal sito UCI (ho visto per Milano Bicocca che è vicino al mio ufficio):
    “Il film inizia circa 30 minuti dopo l’orario di inizio proiezione comunicato. I biglietti sono acquistabili fino a circa 20 minuti dopo l’orario comunicato (tranne l’ultimo spettacolo serale). Gli spettacoli dopo le 00.00 si intendono come ultimo spettacolo del giorno selezionato. La programmazione potrebbe subire variazioni indipendenti dalla nostra volontà. Le prenotazioni effettuate devono essere ritirate fino a 30 minuti prima dall’inizio dello spettacolo.”
    (i bold sono del sito non miei).

  8. enrico d.

    La vecchia storia del supplemento per l’acquisto anticipato, è un mistero della “logica di mercato”. Pare ragionevole un sovrapprezzo per il servizio di pre-vendita; ma pare altrettanto ragionevole anche il contrario. impegnarsi ad un acquisto in anticipo, pagando l’intero prezzo, produce un vantaggio al venditore. Non solo per gli interessi sulla cifra acquisita, ma anche per sapere in anticipo che la sala non sarà deserta, e per tutta una serie di notizie utili. Quando il mondo delle prenotazioni dei voli aerei era una cosa razionale e ragionevole (prima dello strapotere dei computer e dei siti specializzati e della demenza epidemica negli uffici commerciali delle compagnie). E il prezzo di un volo era, tendenzialmente, basso se acquistato con grande anticipo (specie se si trattava di un pacchetto numeroso); il prezzo poi cresceva nel periodo di acquisto fisiologico, per poi scendere nuovamente negli ultimi giorni (last days last minute…).La strategia sembrava in grado di garantire la migliore copertura dell’offerta e massimizzare la percentuale di posti occupati. Ovviamente non era vero, se adesso si è deciso che conviene un sistema basato sulla lotteria, e incomprensibile (almeno per me…)

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