La parola più lunga della lingua italiana

Se si chiede in giro “qual è la parola più lunga della lingua italiana”, quasi tutti risponderanno “precipitevolissimevolmente”. Qualcuno magari tirerebbe fuori il poppinsiano “supercalifragilistichespiralidoso”, che però è nato esplicitamente come parola non esistente (e tra l’altro, a differenza di quello che succede in inglese, in italiano non ha proprio nessun significato). Qualcun altro magari si lamenterebbe che precipitevolissimevolmente non è una parola italiana perché non segue le regole di produzione linguistiche: ma in fin dei conti Wikipedia ci fa sapere che era già stata usata nel 1677 (!) da Francesco Moneti nella sua Cortona Convertita (canto III, LXV), e che quindi ha una dignità letteraria. Wikipedia afferma anche che la “vera” parola più lunga è psiconeuroendocrinoimmunologia, riportata anche dall’enciclopedia Treccani: ma sono parole tecniche che sono subito abbreviate in una sigla, in questo caso PNEI.
Ho così provato a fare un esperimento pratico: prendere la copia del mio vecchio De Mauro, che ha i vantaggi (a) di essere in formato elettronico e (b) di avere la possibilità di ricerche sulle forme flesse, e cercare la parola più lunga “teorica” su quel dizionario. Sono così arrivato a irriflessivamentissimamente, indicato come superlativo di irriflessivamente: ventisette lettere, anche se non capisco bene come si possa fare l’avverbio di un superlativo di un avverbio. Qualcuno ha altri dizionari a disposizione per trovare altre parole “tetraploidi”?

Ultimo aggiornamento: 2013-07-11 07:00

18 pensieri su “La parola più lunga della lingua italiana

  1. il barbarico re

    Secondo il dizionario interno a Mathematica le parole più lunghe (19 lettere) sono:
    {“approssimativamente”, “diligentissimamente”, “disinteressatamente”, \
    “personalizzerebbero”}

  2. Marco B. Rossi

    Si può dire psiconeuroendocrinoimmunologicamentissimamente?
    E’ un avverbio che significa “in modo assai, ma davvero tanto, psiconeuroendocrinoimmunologico” e segue del resto le regole di produzione linguistica.

  3. sini

    In effetti io avrei risposto ciclopentanoperidrofenantrene, ma sono solo 29 lettere contro le 30 di psiconeuroendocrinoimmunologia

  4. Marco B. Rossi

    A proposito di dignità letteraria: mi è venuta in mente una parola di 42 lettere usata in diversi libri e noti film, ovvero la Megaditta ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica dove lavora il rag. Ugo Fantozzi.

  5. paleomichi

    In teoria la parola più lunga è senza dubbio un numero, ad esempio 575577 ha (se ho contato bene) più di 50 lettere
    cinquecentosettantacinquemilacinquecentosettantasette

  6. Daniele A. Gewurz

    “Precipi…” è sicuramente una parola antica e blasonata, ma lo Zingarelli la data al 1712. Chi ha ragione? (Per quel che vale, la stessa WP italiana, alla voce “Francesco Moneti (letterato)” afferma che la “Cortona convertita” sarebbe stata pubblicata per la prima volta – postuma – nel 1759).

  7. valepert

    en.wiki riporta “anticostituzionalissimamente” che è sicuramente molto più attuale di “irriflessivamentissimamente” (non mi stupirei di trovarla in un articolo de Il Fatto Quotidiano).

  8. Daniele

    Perdonatemi, non voglio “rovinare tutto”, ma secondo me, nel rispetto delle regole di produzione linguistica, qualunque parola può essere allungata a piacere, aggiungendo un prefisso che suoni bene (“iper- “, “proto-“, “neo-“, “anti-“, “para-” ecc.), per cui al Barbarico re posso rispondere con “iperpseudopsiconeuroendocrinoimmunologicamentissimamente” e il gioco può proseguire all’infinito…

  9. .mau.

    @Daniele: non per nulla ho chiesto la parola più lunga *presente* in un dizionario (la mia c’era, non l’avevo costruita)

  10. Marco B. Rossi

    Le parole entrano ed escono dai dizionari, che non sono oggetti statici, ma ogni nuova edizione contiene nuovi termini, e perdono quei neologismi che dopo qualche anno non rimangono nel lessico comune o nella letteratura.
    Quindi, se grazie al nostro sapiente uso di internet e dei social media, riuscissimo a fare entrare nell’uso comune pseudopsiconeuroendocrinoimmunologicamentissimamente (e non mi sembra peggio di “un attimino” e “assolutamente sì”), e questo fosse riportato da giornali e giornalisti, alla fine questo troverebbe spazio financo nel Devoto-Oli.
    A me piaceva l’idea di Paleomichi, che genera parole di lunghezza omega. Che credo imbattibile, e a questo punto mi appello al lemma di Zorn.

  11. .mau.

    @Marco B.: no, non si generano parole lunghe ω, perché altrimenti si potrebbero generare parole lunghe ω+k (aiutino: 1+ω non è la stessa cosa che ω+1)

  12. Marco B. Rossi

    @mau: stavo pensando alle parole di un omega-linguaggio, ma il passaggio all’infinito mi frega sempre. E pensare che avevo fatto la tesi su queste cose.

  13. enrico d.

    è certamente una ricerca sterile, anche se intrigante… riguardo l’ipotesi “numeri”, credo che si potrebbe eccepire sulla loro essenza in quanto “parole”. Se pensiamo ai numeri cardinali. Ma, se prendiamo in esame gli ordinali, hanno certamente una valenza di “aggettivo” che li rende più accettabili.
    Due anni fa, alla maratona di NYC, sono arrivato diciannovemilasettecentoquarantaquattresimo.

  14. devan

    secondo http://digilander.libero.it/paroliamofi/bizzarrie.htm
    (elenchi raccolti da Michele Comerci)
    parola più lunga
    454.454 (60 lettere), 454.454esimo (64)
    parola più lunga (lemma di vocabolario)
    pentagonododecaedrico-tetraedrico (32 composta – GDE De Mauro)
    colangiocolecistocoledocectomia e pleuroepicheilognatouranoschisi (31 – GDE De Mauro)
    se interessano elenchi “bruti” di parole, qualcosa avevo raccolto, essenzialmente sfruttando il lavoro di Marco Broglia, diversi anni fa, nella pagina http://www.gilda.it/giochidiparole/elenchi.htm

  15. jazztom86

    beh, psiconeuroendocrinoimmunologiCO è più lungo di una lettera, rispetto a psiconeuroendocrinoimmunologiA ^^

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