L’Italia è una nazione che ha sempre idee molto creative per gestire le emergenze. C’è stato il periodo dei sassi dai cavalcavia: risposta? numerare i ponti sulle autostrade per poter dire da dove sei stato colpito. (Nota per chi odia la matematica: negli anni si è magari costruito qualche nuovo ponte, e non si è pensato nulla di meglio che dargli il numero “42bis” come se fosse una casa infilata tra altre due. Ma i “numeri dei ponti” sono solamente indicatori, come le linee dei bus, e non c’è nessuna necessità pratica di mantenerli in ordine: per quello c’è il chilometraggio…)
L’esempio che mi interessa in questo caso è però un altro. La benzina costa troppo? Beh, la risposta è semplice:
1. Al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza dei prezzi nel settore della distribuzione dei carburanti, di garantire ai consumatori un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche’ di facilitare il confronto tra le offerte presenti sul mercato, il gestore della rete stradale di interesse nazionale e autostradale deve utilizzare i dispositivi di informazione di pubblica utilita’ esistenti lungo la rete e le convenzioni con emittenti radiofoniche, nonche’ gli strumenti di informazione di cui al comma 3 per informare gli utenti, anche in forma comparata, dei prezzi di vendita dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione dei carburanti presenti lungo le singole tratte della rete autostradale e delle strade statali extraurbane principali, con conseguente onere informativo dei gestori degli impianti ai concessionari circa i prezzi praticati. La violazione di tale obbligo comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla disciplina del commercio per la mancata esposizione dei prezzi.
Non l’avete riconosciuto? è l’articolo 2, comma 1, della Lenzuolata Bersani del 2007.
Il comma 3 ivi citato specifica che il ministero dei Trasporti preparerà una proposta, senza oneri per lo Stato, per disciplinare «l’installazione di strumenti di informazione di pubblica utilità»: i famigerati cartelloni che dovrebbero indicare qual è il prezzo della benzina e del gasolio nei distributori che si trovano in autostrada. Il tutto serve a qualcosa? probabilmente no. Ma sicuramente non serve se i cartelloni scrivono N.P., come ho visto fare sia la settimana scorsa che questo weekend sulla Milano-Venezia (sull’Autobrennero non mi pare nemmeno di averli visti, i cartelloni, ma magari ero distratto). E a quanto pare la cosa non è di oggi, visto che ho trovato questa segnalazione di Altroconsumo dello scorso dicembre.
Qualcuno mi sa spiegare perché dobbiamo sorbirci quegli inutili cartelloni?
Ultimo aggiornamento: 2013-07-09 07:00
Quelli di altroconsumo non han fatto i loro compiti, oppure non hanno auto a GPL. Ci sono siti che dicono dove sono i distributori di gas e quale sia il prezzo di vendita, ottenuto con il crowdsourcing.
http://www.prezzibenzina.it/?filtro=gpl
http://www.ecomotori.net/distributori/gpl/italy
Uno di questi siti ha anche i prezzi di benzina e gasolio, volendo. Certo uno che non ha la macchina a gas non si fa molti problemi dove fare rifornimento in autostrada e quindi può non conoscere certi siti…
Quello tra BO e MO è spesso NP.
Ma soprattutto, dato un automobilista che transita presso un cartello, qual’è la probabilità che possa essere interessato ad una sosta dove c’è un prezzo conveniente, senza allungare il percorso?
@ArgiaSbolenfi: se io devo andare da Milano a Venezia passerò almeno sette aree di servizio. Posso sicuramente decidere se fare il pieno prima o dopo.
non so se l’idea sia folle. di certo ce l’hanno copiata in vari stati europei.