Europeana ha pubblicato un appello (in inglese, francese e tedesco, chissà come mai non in italiano) perché si tenga conto di loro nel budget complessivo dell’Unione Europa per gli e-progetti, che a quanto pare a partire dal 2015 sarà tagliato da 9 miliardi a uno (e dovrebbe ottenere fondi via le “Telecom Guidelines of the Connecting Europe Facility”… già il nome mi preoccupa).
Europeana, se non lo sapete, è una specie di aggregatore di contenuti culturali europei. Le petizioni non servono a molto, e non sono nemmeno certo che il semplice modello di Europeana (che non spinge le istituzioni a rendere disponibile il loro materiale per tutti gli usi) sia quello migliore. Però ho ancora dei dubbi sulla capacità degli strumenti puramente automatici (leggi Google) a indicizzare questo tipo di contenuto in maniera intelligente: qui abbiamo l’opposto del SEO. In definitiva, fate quello che volete, ma almeno siate informati.
Ultimo aggiornamento: 2013-06-26 10:51