Ieri Repubblica aveva un articolo sulla chiusura della Brockhaus, l’equivalente tedesco della Treccani (anzi, direi che è più corretto dire che la Treccani è l’equivalente italiano della Brockhaus): io ieri stavo tinteggiando casa, quindi l’ho visto solo oggi.
Ovviamente il titolone è «un mito del Sapere ucciso da Wikipedia». Vabbè. Però c’è una cosa che a me, come al solito, infastidisce davvero. Andrea Tarquini cita ampiamente un articolo di Peter Praschl sul Welt am Sonntag: peccato che chi ha preparato la pagina web si sia “dimenticato” di inserire un link all’articolo di Praschl. (Per i curiosi, lo trovate a questo). Certo, il testo è in tedesco, e non è che Google Translate funzioni così bene: ma io resto della posizione che un media debba dare al lettore la possibilità di risalire alle fonti, almeno quando sono pubbliche.
È anche vero che leggendo le fonti originali magari si scopre che le cose sono un po’ più complicate, e la colpa non è tutta di Wikipedia… ma questo sono certo è irrilevante, tanto nessuno leggerebbe mai un articolo in tedesco.
Ultimo aggiornamento: 2013-06-17 14:33
anch’io ho trovato quell’articolo pessimo: mal scritto e pieno di banalità (la proverbiale superficialità di wiki…). quando invece sarebbe bastato ricordare che la wikipedia italiana è solitamente scritta da cani, anche quando contiene informazioni corrette – a differenza della treccani. ma questo tarquini non poteva saperlo, visto che la wikipedia tedesca è scritta benone e localizzare l’articolo originale costava probabilmente troppa fatica…
(ah: poi è curioso che repubblica citi così spesso la welt, che sarebbe l’equivalente tedesco di libero).
@delio: è vero che sei tu il residente in Germania, ma mi pareva che la Welt fosse più serio come giornale, almeno per le rare volte che mi è capitato di scorrerla. Una volta faceva communella con Le Monde e La Stampa…
@.mau.:
Una volta faceva communella.
Te stai a romanizza’ pure te, sor Maurì? :)
Visto che ‘a nostra aregge ancora, citamola va:
http://www.treccani.it/vocabolario/comunella
@un cattolico: probabilmente è uno dei miei ipercorrettismi legati all’origine veneta. Alcuni, tipo “accelerare”, li ho imparati a memoria, altri no.
Secondo Wikipedia è tipico dell’Italia settentrionale tutta, quindi se Wiki dice il vero in teoria anche i tuoi lunghi anni in Piemonte potrebbero esserne la causa.
Sempre Wiki ne ha individuato uno mio di ipercorrettismo: il dittongo “ie” che va sempre pronunciato colla “e” aperta; “piede” e “dieci” li pronuncio bene, ma “ieri” no! Mi sembra da profondo sud! Ma solo quello dei tre! :)