Porte aperte

La mia azienda ha organizzato anche quest’anno il pomeriggio Porte Aperte, dove dalle 15 alle 18 i bimbi da 0 a 12 anni possono venire a vedere dove lavora la loro mamma o il loro papà. Premesso che i miei con ogni probabilità non li porto, considerando che vedrebbero solo gli scatoloni per l’imminente trasloco, faccio notare che nel comunicato aziendale è messo bene in chiaro che:
– Non sono previsti intrattenimenti di animazione per bambini in nessuna località
– Non è prevista nessuna merenda organizzata
– Non sono previsti gadget o intrattenimenti con animazione.
(sì, gli intrattenimenti erano scritti anche sopra: repetita iuvant, evidentemente)
Insomma i pargoli potranno subito capire com’è bello lavorare.

Ultimo aggiornamento: 2013-05-27 07:00

10 pensieri su “Porte aperte

  1. mestesso

    Mio figlio è invece molto triste proprio a causa del fatto che il mio ufficio non permetta di vedere dove lavora il papà (apprezza molto l’ufficio della Mamma, l’università, nonostante sia una scuola e quindi non particolarmente amata).
    Insomma, chi ha il pane non ha i denti :-).
    Ma dove vi traslocano?

  2. .mau.

    per le leggi italiane, immagino. Entrare da noi significa sempre dover firmare pacchi di cose.

  3. un cattolico

    Per le leggi italiane? Non per le policy aziendali i pacchi di documenti da firmare e il documento consegnato in reception/guardiola?

  4. .mau.

    @un cattolico: non lo so. Confesso che qualche mese fa avevo con me Jacopo (portato dalla pediatra che è qui vicino) e l’ho fatto intrufolare di nascosto mentre prendevo la mia roba dall’ufficio per tornare a casa. Tanto dalla guardiola non lo si vedeva :-)

  5. mestesso

    @all: il problema è la copertura assicurativa (se succede qualcosa al pargolo, ne risponde la ditta e paga in proprio). Lo so perché quando lavoravo in Siemens una mia collega aveva fatto richiesta esplicita, e le era stata negata per questo motivo.
    Immagino che con le “porte aperte” vi sia una esplicito cavillo contrattuale per cui la copertura assicurativa venga o meno estesa, con relativo scaricabile da parte dell’azienda.

  6. Mike

    Ma se non era prevista nessuna merenda organizzata, era prevista almeno una merenda disorganizzata?

  7. delio

    @mestesso sì, però in siemens sono tedeschi e i tedeschi hanno un rapporto maniacale con le assicurazioni. Non riesco davvero a immaginare che qualcuno possa far causa (e vincerla!) ad un’azienda perché ha portato un bambino al lavoro di propria volontà e *al di fuori dell’orario di lavoro* e il bambino si è fatto male.

  8. mestesso

    @delio: le ditte hanno, per il diritto italiano, una responsabilità civile nel perimetro aziendale. Detto in parla-come-mangi, se qualcuno si fa male per cause accidentali possono essere tirate in causa per una causa civile per danni in termini automatici (la causa può essere intentata senza avere l’onere da parte dell’accusa di dover dimostrare dolo o colpa grave).
    Possono, non devono, ma molte (e tutte le ditte più grandi) sono assicurate in tal senso, dato che i premi nel caso di ditte come quelle di noi telematico/informatici sono molto bassi, visto che il rischio maggiore è inciampare alla macchinetta del caffè :-).

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