Avendo avuto la pessima idea di aprire la homepage del sito di beppegrillo(tm) per la notiziola precedente, mi è saltato l’occhio sulla colonna di destra, con questo post di “M5S Senato” che inizia scrivendo «Il ministro Delrio vuole abolire le province. Farlo è molto semplice: il M5S ha già depositato una proposta di legge costituzionale alla Camera per abolirle.»
Ora, sono andato a fare una ricerca sul sito del Senato, per “leggi costituzionali proposte dal M5S, Camera o Senato” e la risposta è stata “nessun documento”. Ho trovato solo questa proposta di emendamento al DEF, dove i pentastellati scrivono «impegna il governo [omissis] ad adottare un’efficace riduzione dei costi della politica, comprimendo i livelli di Governo adoperandosi, nei limiti delle proprie competenze, affinchè si proceda all’abolizione costituzionale delle province», che non è esattamente la stessa cosa. Ma si sa che i poverini non sono esperti e stanno passando le notti a studiare: magari prima o poi capiranno la differenza. (Ah: il fatto che “affinché” abbia un accento grave e non acuto non è necessariamente loro imputabile). Ma non è di questo che volevo parlare.
Alla fine del post, “M5S Senato” ci spiega che «Abolire le Province porterebbe ad un risparmio annuo di oltre 2 miliardi di euro», però non ci spiega esattamente come, visto che «le competenze ed il personale andrebbero distribuiti a Regioni e Comuni» mentre «Verrebbe invece tagliato il personale politico che fa aumentare la spesa pubblica alimentando la partitocrazia.» Diciamo quindi che gli oltre due miliardi di euro sono legati al personale politico? A cinquantamila euro a cranio[*] fanno quattrocento persone per provincia (comprese Fermo e Ogliastra). Sono certo che “M5S Senato” ha pronta la lista di proscrizione: considerando che il blog di beppegrillo(tm) è (anche) cosa loro, sarebbero così gentili da pubblicare le liste? non c’è bisogno di nomi e cognomi, bastano l’affiliazione politica e il loro compenso.
[*] visto che non stiamo parlando di tangenti, i soldi che tornano come tasse allo stato non devono essere contati nel totale dei risparmi, visto che al momento sono una partita di giro.
Ultimo aggiornamento: 2013-05-16 15:52
Nella mio ente provinciale i dipendenti sono 400 in TUTTO. Soprattutto al lavoro su agricoltura, strade, edifici e polizia…
«impegna il governo [omissis] ad adottare un’efficace riduzione dei costi della politica, comprimendo i livelli di Governo adoperandosi, nei limiti delle proprie competenze, affinchè si proceda all’abolizione costituzionale delle province»
Mai che facciano qualcosa, dovrebbero essere sempre gli altri a fare quello che dicono loro. Nemmeno una proposta di legge si sforzano di elaborare.
Detto che questo modo di fare le cose abborracciate e approssimative ha davveramente rotto il cazzo (scusa il francese) io penso che il risparmio complessivo (che dai calcoli che avevo letto io sarebbe più alto ma in tempi medio lunghi, attorno ai 14 miliardi annui) e si avrebbe dal fatto che il personale passato ad altre amministrazioni andrebbe a coprire buchi di organico e quindi ridurrebbe a tendere il numero di persone impiegate nella PA. In più ci sono i costi dei locali (corrente, riscaldamento…) e tutte le attività istituzionali e di rappresentanza.
L’unico dubbio che mi resta è se come notazione territoriale il concetto di provincia resisterebbe: le strade provinciali esisterebbero? E sarebbero spezzettate in competenza per i comuni che attraversano? E le sedi di prefettura? E le sedi di tribunale?
14 miliardi sono lo 0.9% del PIL e le province non hanno moltissime competenze oltre a strade e scuole, mi sembra troppo. Uffici distaccati ci sarebbero comunque, per esempio…
Secondo questo studio sarebbero 4.
ah, sul sito che rese noto Oscar Giannino :-)
Non ho trovato il testo ( non che mi sia “sbattuto” troppo ), comunque sembra che almeno la proposta ci sia…
http://www.camera.it/leg17/126?leg=17&idDocumento=939
Ciao, Mauro