rispetto

Ieri ha suscitato una certa eco la decisione di Umberto Ambrosoli di uscire dall’aula consiliare lombarda durante la commemorazione di Giulio Andreotti, e il commento di Lara Comi che ha voluto rimarcare (televisivamente, perché sennò chi se la filava?) di non condividere per nulla il gesto.
Sarà, ma io non riesco affatto a capire perché alzarsi e uscire dall’aula sia “mancare di rispetto”. È un gesto di dissociazione esplicita, certo. Un gesto perfettamente comprensibile, tra l’altro, conoscendo un minimo la storia italiana degli ultimi 40 anni. Ma un gesto assolutamente rispettoso: non ha mica sbraitato contro la decisione presa dalla maggioranza, l’ha accettata ma ha scelto di non adeguarsi. Al limite, l’unica cosa che mi scoccia è che mi tocca essere d’accordo con l’ex-Eterno Vicesindaco Riccardo De Corato, che ha definito Ambrosoli “un signore”.
Poi vabbè, c’è chi ai tolc-sciò non ci può andare e allora si sfoga su Facebook. Non potevi berti la bottiglia da sola? Troppo triste?

Ultimo aggiornamento: 2013-05-08 09:27

3 pensieri su “rispetto

  1. andrea

    anche io ritengo che Ambrosoli si sia comportato da signore. spero che sia la stessa impressione per la maggior parte della pubblica opinione. (ci vorrebbe un poll)
    ..e non scocciarti perche’ stavolta sei d’accordo con De Corato, staresti cadendo in una blanda forma di “reductio ad hitlerum”! :-)
    ciao
    PS la Comi non si puo’ sentire. per fortuna che la rete non dimentica e la legge del contrappasso vige ora come vigeva ai tempi del medioevo!

  2. Marco B. Rossi

    Non avendo la televisione da quattro anni, fino a oggi non sapevo chi fosse Lara Comi.
    Sono andato a leggere la voce di Wikipedia: è stata nientemeno che l’assistente di Mariastella Gelmini.
    Che non mi sia perso niente?

  3. Apis

    Io, invece, ho la televisione, ma non ho la minima idea di chi sia questa signora …

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