Vittorio Bertola lo conosco da quasi vent’anni. Abbiamo fatto cose assieme, abbiamo fatto cose contro. Non perdo occasione di sbertucciarlo quando possibile (abbastanza spesso), e concordo pubblicamente quando sono d’accordo con lui (non troppo rararmente). Sono anche convinto che in questi anni di attivismo pentastellato abbia affinato la sua nativa abilità di cerchiobottista. (Cosa poi io penso di M5S, i miei ventun lettori lo sanno fin troppo bene).
Detto tutto questo, mi schiero esplicitamente al suo fianco, senza se e senza ma, contro l’attacco fattogli in primis da Repubblica (ah, anche loro lanciano il sasso e nascondono la mano… non sono loro a chiedere le dimissioni di Bertola, ma gli altri); attacco però visibile anche sul Corriere, dove le sue frasi sono state definite “ambigue”. Ma cosa ha scritto esattamente Bertola? Ecco lo status incriminato – e ricordate che su Facebook si possono modificare i commenti ma non gli status.
«Il vero problema non è che qualcuno, magari uno squilibrato, vada davanti a Palazzo Chigi e spari durante il giuramento del governo. Il vero problema è che in questo momento, ne sono assolutamente certo, ci sono alcuni milioni di italiani che pensano “peccato che non abbia fatto secco almeno un ministro”.»
“Alcuni milioni” è un’iperbole. “Alcune centinaia di migliaia” è molto probabile, e chi non ci crede evidentemente è una persona così fortunata o così schizzinosa da non andare mai in giro non dico nei quartieri-ghetto ma banalmente nelle zone nemmeno tanto di periferia delle città, e non parliamo della provincia. Questo è un fatto. Se Preiti fosse andato a sparare a due carabinieri in piazza Castello a Torino sarebbe cambiato qualcosa? (ah: poi qualcuno mi deve spiegare perché una persona che avrebbe affermato “voglio sparare a un politico” abbia poi colpito i due carabinieri che l’hanno fermato per un controllo: erano emissari del Potere?). Bertola non fa nessuna analisi sul motivo per cui tanta gente ha pensato così: d’altra parte sono certo che se il fatto fosse capitato dieci anni fa (trent’anni fa probabilmente no, vent’anni fa forse) ci sarebbero lo stesso state tante persone a pensare così. Che avrebbe dovuto fare? Aggiungere che lui è contro l’attentato, vicino al povero carabiniere che rischia la vita, eccetera eccetera?
Tanto per curiosità: cosa è stato detto a chi ha insinuato che l’attentato sia stato voluto dal Palazzo, scrivendo «Il Paese devessere pacificato e attentati come quello di oggi spingono a dare tutto il sostegno possibile ad un governo che è privo di un programma politico adeguato ai bisogni del Paese, un inconcepibile governo Pd che persegue lunico scopo di salvaguardare gli interessi del Pdl dopo aver sbandierato la necessità di un cambiamento.»? (non cito la fonte apposta, ve la dovete cercare voi se proprio volete: ma non è così importante sapere il chi e il dove)
Ultimo aggiornamento: 2013-04-29 10:42
Bisogna distinguere la persona dal suo ruolo. Se io o tu diciamo la stessa frase di vb (ed entrambi siano signor Nessuno e non rappresentiamo nessuno se non noi stessi), siamo solo noi a risponderne.
Vb però oltre a sé stesso, rappresenta anche un partito (oops un movimento, spero mi perdoni :-)). Se non erro è pure Portavoce, il che renderebbe la cosa più grave. Non lo dice solo per Lui, ma anche in nome e per Altri.
Qui non è in gioco la sincerità o meno della sua affermazione, ma come questa venga (ab)usata da altri, in contesti diversi (e creare danni, non importa se questi siano strumentali o meno, falsi o veritieri, i danni li ha fatti). Dire cose che manifestamente sono ingenuità a me fa dire che a) non ha ancora capito che il suo ruolo va ben oltre la sua persona b) che confonde la sua persona col suo movimento c) che non è (ancora) in grado di lavorare come politico d) se è un portavoce del suo movimento (mi sembra di sì, ma non me lo ricordo distintamente) è un vero incapace e se fossi il suo capo lo caccerei a calci per manifesta incapacità.
Peraltro, visti i nulli risultati del M5S sinora, è in ottima compagnia.
@mestesso: qualunque cosa avesse scritto, quella cosa sarebbe stato (ab)usata. Se per questo, anche se non avesse scritto nulla sarebbe stato (ab)usato: basta vedere cosa hanno detto a Crimi e Lombardi quando non si sono messi a scrivere il loro cordoglio per l’attentato a Boston. (Tra l’altro, manco non ci fossero cose ben più serie per andare contro quei due).
Aggiungo che in effetti il suo capo dovrebbe mandarlo via a calci, ma per la ragione opposta: non è stato abbastanza incisivo per lamentarsi del governo (vecchio e nuovo)
@.mau.: dimenticavo
” Se Preiti fosse andato a sparare a due carabinieri in piazza Castello a Torino sarebbe cambiato qualcosa?”
Dunque, Preiti stesso ha detto che voleva colpire un simbolo, aka “il palazzo del potere”. Secondo te piazza castello ha lo stesso valore?
Sono molto, molto deluso della tua analisi.
@.mau: ” qualunque cosa avesse scritto, quella cosa sarebbe stato (ab)usata”
Non dovrebbe quindi dire nulla, oppure dire qualsiasi cosa che gli passa per la testa? Questa frase per me è da rigetto totale.
Fra l’altro Vb è stato un magnager nella sua vita precedente, ed in questi contesti vale il detto “se sei in dubbio, non dire nulla: lascia che sia l’altro ad esporsi in prima persona”, cosa che vale bene anche nel suo ruolo.
Inoltre io discuterei sull’incisività di un politico. Chi è più incisivo, quello che parla (più o meno) gridando scompostamente a sproposito (Grillo e compagni) oppure quelli che dicono poco o le solite supercazzole ma al potere ci vanno veramente? Il politico abile (od il magnager) abile è quello che ottiene qualcosa, non quello che rimane senza neppure il cadreghino al Copasir perché è talmente cretino da fumarsi pure quello con le sue sparate iperboliche.
Nel suo piccolo Vb è l’espressione di quanto e come i pentastellati siano dei politici da operetta. Non che stimi gli altri, ma almeno gli altri fanno qualcosa (di male), ma fanno, mica fanno sprecare banda nei giornali e socialcosi. Gli unici che ci guadagnagno sono i siti social. Tutto il resto è tristezza disarmante.
Resta pure deluso, senza chiederti se e dove siano state dette le frasi di Preiti (e credendo che gli altri grillini abbiano fatto qualcosa)
mah, la dichiarazione mi sembra molto chiara; l’unica critica che si può fare è che sia banale, nel senso che dice una cosa che chiunque non sia uno struzzo (testa sotto la sabbia) o un cretino o in malafede sa (no, non credo sia iperbolica: almeno un milione di italiani su 40 milioni di maggiorenni secondo me pensa esattamente quello). E per me è efficace: se devo scegliere tra chi dice una cosa banale ma vera e chi lo attacca fraintendendo (per opportunità o per carenza di capacità di comprensione del testo) le sue parole chiedendone le dimissioni, scelgo il primo, e può essere che M5S abbia guadagnato un elettore.
Io credo che sia grottesco il fatto che uno appena diventa politico senta la fregola di fare il commento a caldo, di ritagliarsi i suoi 20 secondi di notorietà per voler dire la propria, tanto che sia la scontata e banale “condanna di ogni violenza e solidarietà alle vittime innocenti” quanto che sia un discorso un filo più articolato che, sull’onda emotiva viene cavalcata col solito sensazionalismo giornalistico e fatto diventare uno spregevole auspicio di nuove violenze verso i merdosi politici che se la meritano.
Quello che ha scritto VB è un concetto tanto banale quanto fuori dal mainstream dei commenti standard da sparatoria\attentato in un clima in cui M5S solleva la folla contro i politici e quindi tutti stanno li col colpo in canna in attesa che uno del movimento metta fuori la testa per impallinarlo.
Quindi se da un lato è vero che ha scritto cose tutto sommato innocue, dall’altro è un po’ come quelli che espongono il tricolore ai raduni della Lega, ben sapendo (o cercando deliberatamente) di far incazzare la gente e poi dogliandosi che la gente si incazza davvero.
Nella migliore delle ipotesi: un pirla.