Del probabile Napolitano bis ne parlo un’altra volta, va bene?
Per il momento ritorno alla quarta (e quinta, in un certo senso) votazione per il Presidente della Repubblica. Io non ce l’ho di per sé con i franchi tiratori: se il voto è segreto, una ragione magari c’è. Io ce l’ho con chi prima fa la standing ovation e poi va a impallinare: e non ditemi che lo si fa per paura, perché con Marini il dissenso c’era eccome. Io ce l’ho con chi fa mettere i nomi leggermente diversi, in modo da permettere di contarsi: di nuovo, se il voto è segreto una ragione c’è.
Ma soprattutto ce l’ho con chi costringe i suoi a non votare: il modo migliore per contarsi, visto che la segretezza del (non) voto va a farsi benedire. In quasi settant’anni non era mai capitato nulla del genere. È proprio vero: si può sempre scendere più in basso.
Ultimo aggiornamento: 2013-04-20 17:33
però non mi è chiaro perché la segretezza debba essere un diritto *e anche un dovere*. se ad un grande elettore non interessa nascondersi, perché non permetterglielo?
(questo dando per scontato che la decisione della linea del partito sia da lui condivisa; e nel caso di prodi e di sel non mi sembra ci siano motivi per dubitarlo).
@delio: perché non è detto che al Grande Elettore non *interessi* nascondersi, quanto che lui non *abbia il diritto di* nascondersi.
La scheda bianca con elettore che attraversava con passo spedito la cabina non era equivalente al non voto?
L’astensione dal voto avviene per evitare i franchi tiratori al contrario (i.e. votanti PDL per Prodi).