Una cosa che mi ha stupito dei millemila commenti sulle dimissioni di papa Benedetto XVI (dimissioni e non abdicazione: mica ha nominato il proprio successore!) è che praticamente nessuno ha notato la data in cui ha comunicato la sua scelta: l’11 febbraio è dedicato alla Madonna di Lourdes, ma soprattutto è la Giornata del Malato, e come ho già scritto la voce di Ratzinger, che mai è stata vibrante, era ancora più debole del solito. L’unico opinionista che ha citato la secondo me non-coincidenza è stato Vittorio Messori sul Corriere: Messori che probabilmente ha ragione a dire che la presenza di cardinali durante la cerimonia di canonizzazione di tre martiri è sembrato a Ratzinger il miglior consesso per esternare la sua decisione, e che quasi sicuramente non ha capito per nulla il perché della scelta di esprimersi in latino (con qualche errore di concordanza, notava piccato Luciano Canfora sempre sul Corsera). Il latino è la lingua ufficiale della Chiesa Cattolica Romana: perché avrebbe dovuto parlare in italiano?
Ultimo aggiornamento: 2013-02-12 11:57
Ratzinger non è tipo da fare le cose a caso, concordo. Sulla giornata del malato, perché invece non fare un passettino in più e portarlo non alla sua persona fisica ma a quello che rappresenta? Chi è (più) malato, Lui o la Chiesa?
Io dico che Egli vivrà nel monastero di clausura in Vaticano qualche anno ancora, senza troppi strappi ;-).