Ho ascoltato l’intervista che Giovanni Floris ha fatto a Silvio Berlusconi nella puntata di martedì di Ballarò (sì, sono in ritardo. Ho anche altre cose da fare nella vita). Non ho problemi a dire che mi sono deciso a farlo dopo aver visto la vignetta di Makkox: ognuno si sceglie i propri opinionisti politici.
A priori era chiaro che Berlusconi è messo male, se è costretto a infilarsi nella tana del nemico. Il nemico non era Santoro: Santoro è della stessa pasta di Berlusconi, ha bisogno di raccattare consensi, e lo si è visto nella puntata di Servizio Pubblico. Floris è schierato, su quello credo siano tutti d’accordo: ma dopo questa intervista l’ho rivalutato parecchio, perché ha fatto quello che uno si aspetterebbe faccia un giornalista in un paese civile: fare domande. Per fare domande non bisogna urlare – e io già non ci riuscirei, quando mi trovo dall’altra parte uno che quando attacca non la smette più: secondo me un qualunque confronto con Berlusconi può solo essere fatto usando gli orologi da scacchisti e azzittendo il microfono dopo che il tempo concesso per la risposta è scaduto. Per fare domande bisogna essersi preparati sull’argomento, e Floris lo è stato: il tormentone del cartello da mostrare non appena Berlusconi diceva qualcosa è stato rivelatore, ma lo è stata ancora di più la faccia che ha fatto per un istante quando ha detto all’ex PresConsMin che stava confondendo la riduzione del debito con le operazioni di cassa e l’altro gli ha risposto che tanto è la stessa cosa, basta mettere i soldi dall’una o dall’altra parte. Per fare domande bisogna essere in grado di mostrare le contraddizioni nel ragionamento altrui, come il chiedere quale sarebbe la differenza oggi rispetto al passato, visto che dice che non ha potuto govoernare a causa degli infidi alleati che guarda caso sono gli stessi (ah, questa legge elettorale non l’ha voluta Lui)
Poi intendiamoci, non credo che queste interviste spostino voti o sveglino in un senso o nell’altro possibili astenuti; i fan di una parte e dell’altra rimarranno sui loro spalti. Però è bello vedere per una volta un tentativo di fare parlare i fatti.
Ultimo aggiornamento: 2013-02-07 16:58
Grazie. Davvero grazie. Per la vignetta di Makkox. O meglio, per il link al blog di Makkox.
Favolosa, da credente praticante, la vignetta sulla chiesa (http://www.ilpost.it/makkox/2013/02/03/lorlo-del-baratro/).
Eh, ah, si… anche per il tuo post su Flo e i giornalisti. :D:D
folies
http://folies.iobloggo.com
[ho cancellato un commento spammoso (a parte che “il santo Natale si avvicina” il 7 febbraio lo può solo dire un matematico) e bloccato quell’indirizzo IP. Dire che lo spammer aveva anche letto come postare, quanto talento sprecato]