Strategie politiche

Cosa significa lo smarcarsi di Monti, che ha iniziato ad attaccare pesantemente Berlusconi? Semplice: è un favore a quel mattacchione del penultimo PresConsMin.
Guardiamo le cose disinteressatamente: i sondaggi favorevoli al PD degli ultimi mesi erano dovuti da un lato al disinnamoramento dei fan di Silvio e dall’altro dallo spostamento di una parte di centristi verso un partito che avrebbe potuto garantire una governabilità senza essere davvero di sinistra. Non so se le uscite di mariomonti$$ servano a ricondurre all’ovile berlusconiano i delusi – probabilmente no, ma per quello ci penserà da solo il vecchio piazzista – ma sicuramente fanno travasare voti dal PD alla Lista Monti, il che in un sistema fintoproporzionale come quello del Porcellum è letale per entrambi i partiti.
Sarebbe interessante scoprire quali saranno a questo punto le mosse di Bersani: se non lui almeno il suo staff deve avere chiara la situazione, chissà se hanno anche delle soluzioni…

Ultimo aggiornamento: 2013-01-15 09:57

4 pensieri su “Strategie politiche

  1. Bubbo Bubboni

    Credo che la prima “soluzione” sia ricicciare le vecchie campagne sulla governabilità e sul voto utile. Sono punti buoni anche come anti-grillo, sarebbe un peccato sprecarli e/o pensare qualcosa di nuovo.
    Ma la seconda soluzione è più radicale. In un intervista di oggi il partito parla esplicitamente di trasferire la residua sovranità nazionale, che già viene definita come vuota e senza valore, a ben più alti regni e regnanti. Non è un problema perché l’idea è che il parlamento “nazionale” si occupi di gestire fondi europei, quindi le necessità primarie, in questo illuminato disegno, sono garantite e soddisfatte.
    Così come chi non è interessato al lavoro non può partire mobbing, chi non è interessato al gioco non può mai patire la sconfitta, e questo credo che sia un messaggio degno di un vero leader contemporaneo.

  2. delio

    beh, la soluzione sarebbe dare del maiale a berlusconi (già fatto, ma insistere magari riporterebbe anche all’ovile un paio di grillini), e dare dell’aguzzino a monti – ooops, non si può.

  3. mestesso

    Allora, questa è la mia analisi.
    – I delusi da Berlusconi incattiviti votano Grillo
    – I delusi da Berlusconi non incattiviti si astengono o votano Monti
    – I duri e puri lo votano comunque
    – Un berlusconiano non voterà mai il PD
    Dall’altro lato:
    – I delusi PD centristi si astengono o votano monti
    – I delusi PD di sinistra votano candidati SEL (qundi sempre in lista PD) o Ingroia
    – I duri e puri votano comunque
    – Un PD non voterà mai Silvio
    Monti è inviso alla sinistra, ed il suo bacino “naturale” è Silvio. Qui è dover batte la lingua ;-).
    Inoltre la quota di disaffezione verso Silvio è molto più alta di quella PD. L’ultimo sondaggio (fonte Soe 24 ore) dà al centro-sinistra un vantaggio del 10% verso il silviolo.

  4. marcoxa

    La soluzione è che Bersani dica chiaramente. Se PD+SEL non avranno una maggioranza solida al Senato (al netto delle defezioni dei Galli-, e, si spera, dei Letta-senatori) il Parlamento farà una nuova legge elettorale francese (con o senza ripartizione proporzionale) e si andrà a votare ancora a metà anno.
    È ora che Monti ed il Corriere vadano saldamente all’opposizione per una ventina di lustri.
    Baci
    Ntuniott

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