Lo scopo della collana “Dialoghi Scienza”, almeno a leggere quanto scritto sulla quarta di copertina di questo libro (Stephen Smale, Matematica sulla spiaggia, Di Renzo 2011, pag. 61, € 10, ISBN 9788883232572, trad. Maria Pia Felici), sarebbe “sviluppare chiaramente la materia oggetto della ricerca (dell’autore). Beh, fidatevi: in questo caso non ci è affatto riuscito. Intendiamoci: non credo affatto che sia semplice raccontare in maniera semplice le ricerche matematiche di Smale. Ma arrivare ad avere un glossario dove i termini vengono spiegati con definizioni da testo postuniversitario – provate a leggere quella di H-cobordismo… mi sembra una presa in giro. Posso anche comprendere che ci sia una forte disomogeneità nel testo, con varie ripetizioni: una chiacchierata con l’autore, anche se si è scelto di mostrare solo le risposte e non le domande che presumibilmente han portato ad esse. Ma la traduzione di Maria Pia Felici spesso contribuisce a complicare ancora di più le cose, aggiungendo oscurità ad oscurità. Il tutto al costo di 10 euro per ben 61 pagine, scritte anche con un font piuttosto grande, e nelle quali sono eppure riuscito a trovare almeno tre refusi.
Tra le poche note positive del testo, il racconto di alcuni insospettabili precursori della teoria del caos, precursori famosi (Poincaré, Littlewood e Cartwright) che però non vennero seguiti in quelle loro intuizioni. È proprio vero che anche i matematici, come Smale stesso spiega, non si accorgano spesso di qual è la strada giusta.
Ultimo aggiornamento: 2013-01-12 07:00