visto che non ho voglia di rispondere a tutti, spiego meglio cosa è successo.
Stanotte, poco dopo le 2, Anna e io ci svegliamo sentendo un rumore come di un coltello caduto per terra. Ci alziamo, accendiamo un po’ di luci in soggiorno e cucina, non troviamo niente e torniamo a dormire. Stamattina alle 7 ci svegliamo e troviamo porta e finestre aperte, e non troviamo un bel po’ di roba, che in parte era poi sul pianerottolo e a pian terreno vicino al locale spazzatura.
Il ladro ha bucato gli stipiti delle finestre (ah, siamo al quinto piano): con la prima non c’era riuscito, con la seconda invece ha fatto cadere il coprimaniglia (il rumore che abbiamo sentito). È rimasto sul balcone (che sangue freddo…) finché non siamo tornati a dormire, poi è entrato, ha preso la borsa di Anna, il marsupio mio e ha tirato fuori tutti i soldi (compresi i miei “fondi neri” che sono ben nascosti – ma non documenti e tessere), la mia macchina fotografica e il mio Zaurus che erano nel marsupio, il telefonino di Anna, il suo netbook (compresa di chiavetta internet) e il nostro portatile che era al piano di sopra e che era l’unico oggetto effettivamente di qualche valore avendolo acquistato a maggio. Non hanno preso la tv, non hanno preso l’iPad di Anna visto che per fortuna era in carica in camera nostra dove non sono entrati. I bimbi non si sono accorti di nulla.
Ora, a parte il danno economico, io per esempio non so assolutamente come rimpiazzare lo Zaurus, che aveva l’enorme vantaggio di avere una vera tastiera e un sistema linux, oltre a una quantità di dati di cui non ho backup (nel senso che il backup ce l’avevo, sì, ma sulla SD dello Zaurus stesso). Il grande vantaggio del cloud computing è che sia io che Anna abbiamo i dati di lavoro backuppati, invece. Non aggiungo nulla perché non ne ho voglia.
Ultimo aggiornamento: 2012-11-27 11:13