primarie, tristi e solitarie

Fortuna che c’erano solo cinque nomi tra cui scegliere… mentre sto scrivendo non si conoscono ancora i dati definitivi delle primarie del centrosinistra, e quindi faccio la mia analisi del voto su numeri che magari sono farlocchi… spero di no, perché altrimenti avrei perso dieci minuti della mia vita per nulla.
Passano il turno Bersani e Renzi. Se quello era il risultato che ci si aspettava, forse molti non erano convinti che il divario fosse sui dieci punti percentuali… e lo staff di Renzi, in questo sicuramente berlusconiano, in effetti continua ad affermare che i dati definitivi saranno molto diversi. Non so quanti voti porti questa tattica di sovrastimare sistematicamente le intenzioni di voto: secondo me nemmeno poi troppi in questo caso, visto che le cose non sarebbero poi cambiate più di tanto.
La percentuale di voti a Vendola, di poco sopra il 15%, mostra senza alcun dubbio che la sinistra in Italia non esiste più (non mi verrete a dire che il PD è un partito di sinistra, con tutta la buona volontà!). Chi sta nella sinistra antigovernativa – come si chiamano adesso? FdS? – è una infima minoranza; ma anche chi vuole una sinistra di governo, come appunto SeL, non è che stia tanto bene. In genere questo tipo di votazioni dovrebbe essere più amato dalle ali estreme, proprio perché servono a contarsi; non raggiungere il mezzo milione di puri e duri stoppa sicuramente le ambizioni del governatore della Puglia di poter contare un po’ di più.
Tabacci ultimo in classifica, nonostante il forte apporto dei Marxisti per Tabacci :-), è stata un’altra sorpresa almeno per me. Non so se la parte meno di sinistra del centrosinistra abbia deciso di far convergere le proprie forze sul sindaco di Firenze lasciando a terra lo stakanovista delle poltrone, ma è chiaro che l’uno-e-poco percento indica che almeno per quanto riguarda la coalizione con cui presentarsi alle politiche non vale molto la pena guardare a destra. Puppato? Non pervenuta. Da quello che ho sentito in giro, molti dei voti li ha presi in qualità di “quote rosa”, il che se ci pensate è una tristezza pari a quella dell’assenza delle quote rosa.
Resta da parlare dell’affluenza: tre milioni e 100 mila votanti sono un milione in meno di quelli che incoronarono Prodi nel 2005, ma sono comunque tantissimi. Forse è per quello che beppegrillo(tm) ha pensato bene di perculare chi è andato a votare…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-26 14:53

16 pensieri su “primarie, tristi e solitarie

  1. sergio

    dalla mia posizione privilegiata di presidente dell’ufficio elettorale potrei dirti che la componente cattolica che sostiene il PD(gli ex margherita e spesso ex pd) hanno affermato di scegliere Bersani rispetto a Tabacci nel tentativo di evitare un ballottaggio.
    La mia visione naturalmente è limitata al mio piccolo paesino con i suoi 400 partecipanti.

  2. .mau.

    @delio: sicuramente Bindi è bersaniana, e mi pare Franceschini pure. Su Letta non so; per gli altri, ne sono rimasti?
    (non è comunque così strano, i margheriti che hanno voluto fare la fusione con i DS erano quelli più a sinistra)

  3. mattiaq

    La mia teoria è che la sinistra in Italia ci sia eccome, o meglio ci sono le persone di sinistra, ma sono in gran parte nascoste dentro il PD che di sinistra non è.

  4. mattiaq

    La spaccatura Bersani/Renzi non ha nulla a che vedere con l’asse destra/sinistra, ma piuttosto alla divisione usato sicuro/nuovi ambiziosi e direi che non ci sia nulla di strano nel fatto che i DC preferiscano l’usato sicuro.

  5. Bubbo Bubboni

    Conosco poco i tali citati ma sarà interessante vedere quanto valgono le percentuali una volta convertite in posti di sottogoverno. Ovviamente il criterio di nomina saranno esclusivamente le competenze e questi tizi sono sicuramente competentissimi in quello che poi verrà detto, ma bisogna vedere quanto al punto.
    Rispetto alla sinistra od altre istanze varie (es. un liberismo non di ultra-estrema-destra, ecc.) non direi che sono scomparse dalla società ma trovo che non possono avere rappresentazione nel partito citato. A volerle trovare è meglio cercare tra le schede bianche e nulle piuttosto che in procedure d’importazione buone solo per ramazzare qualche spicciolo e un consenso privacy.

  6. silviaC

    @mattiaq: Dei 43.543 votanti di Siena e provincia (in via di abolizione, peraltro…), il 53,23% si è espresso per Renzi, il 35,96% per Bersani. Qui “l’usato” è stato sperimentato per lunghi anni e visti i risultati prodotti (Università con 250 milioni di buco, Comune di Siena commissariato e al terzo posto in Italia per debito per cittadino, Fondazione BMPS a secco), in tanti hanno cercato di dare un segnale.
    Non si tratta di “nuovi ambiziosi”, ma di gente che cerca, rimanendo nell’ambito politico in cui ha creduto e in parte crede ancora, di far capire che alcune figure è meglio che si facciano da parte (e magari non si tratta di Bersani ma degli altri che lui si porta dietro).
    Silvia

  7. .mau.

    @bubboni: in un’elezione in cui paghi (due euro, ma paghi) per andare a votare non credo che ci siano molti che abbiano voluto mostrare di essere superiori a tutti e cinque i candidati!

  8. delio

    @.mau. ok, avevo invece capito che sergio si riferisse piuttosto ai funzionari locali ex-margherita – sulla cui sinistrità avrei qualche dubbio, considerando per lo meno la regione da cui provengo io.

  9. Mauro

    Per quanto riguarda la Puppato credo si sia giocata molti voti con le risposte alle domande relative alla ricerca e alla scienza…
    Speranze ne aveva poche comunque, ma con quelle risposte si è tagliata le gambe da sola.
    Saluti,
    Mauro.

  10. delio

    @mauro
    vabbé, dai, la puppato ha dato una pessima risposta sull’omeopatia, una risposta sugli ogm perfettamente nella media degli altri 4 (media bassa, va detto), e per il resto risposte vaghe ma non pessime, mi sembra. o cosa ti ha colpito in particolare in negativo?

  11. Bubbo Bubboni

    @.mau.: mi riferivo alle bianche e nulle delle elezioni “vere”. Continuano a crescere ad ogni elezione anche perché delle istanze sia pure diffuse nella società non sono (più) rappresentate.
    Non per nulla è consiederato normale che il “primo” partito ramazzi il consenso effettivamente espresso del 20% dei votanti o meno (e il bello è che questo meccanismo lo chiamano maggioritario…).
    Del resto mi pare che a queste votazioni private se non ti sconfinfera a sufficienza il partito sei invitato a non votare.

  12. Mauro

    @ delio
    Sugli OGM ha dato la risposta peggiore di tutti. Vero che anche altri hanno lasciato a desiderare… ma la sua risposta sembrava scritta da un comitato composto da Greenpeace e Eataly!

  13. mattiaq

    @silvia nuovi ambiziosi (come usato sicuro, peraltro) per me ha un’accezione positiva, chi partecipa alle primarie ambisce a governare il paese (e nelle realtà locali, spesso, anche a dare un segnale di approvazione o disapprovazione).

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