incandidabile

Lo so, non sono cose da farsi così di venerdì mattina, però è un po’ che sto cercando di rimuginare su quanto il PresRep ha detto ieri a proposito di mariomonti(tm).
Come sapete, il valore letterale delle affermazioni dei PresRep (con l’eccezione del buonanima di Cossiga e in parte del buonanima di Scalfaro) è assolutamente privo di contenuto. Quello che conta insomma non è tanto cosa dice, ma quando e come lo dice. Ora, la frase «Mario Monti è senatore a vita: non si può candidare al Parlamento perché è già parlamentare» è lapalissiana: peccato che Napolitano finga di dimenticarsi che la (pessima) abitudine invalsa in questi ultimi anni e addirittura messa nero su bianco dal Porcellum è che partiti e coalizioni indichino il nome del proprio leader e candidato premier nel simbolo elettorale. Tanto per dire, beppegrillo(tm) sarà presumibilmente il candidato premier del M5S pur senza candidarsi, e su questo non c’è nulla di male: non vedo che ci sarebbe di strano se qualche gruppo vorrà fare una lista indicando Monti come premier.
Chiaramente la vera frase importante è quella successiva: «sicuramente in campagna elettorale sarebbe preferibile preservare una condizione di terzietà per il presidente del Consiglio». Tecnicamente è una palla, visto che (a) non siamo formalmente in campagna elettorale e (b) non mi pare proprio che in passato qualcuno si sia mai fatto di questi scrupoli (a destra perché c’era Silvio, a sinistra perché nessuno riusciva a sopravvivere per più di due anni). Resta dunque la domanda “e allora perché l’ha detto?”. Non credo che sia per paura che qualcuno tolga il sostegno al governo: ma a questo punto l’esegesi mi manca. Avete voglia di aiutarmi?

Ultimo aggiornamento: 2012-11-23 11:46

6 pensieri su “incandidabile

  1. mestesso

    E’ un messaggio chiaro: Monti era e rimane un tecnico, e non vuole invischiarsi all’interno di una qualsivoglia formazione/partito/movimento avendo la certezza che questi farebbero in nome suo le solite porcate, tentando l’avallo del prestigio dell’attuale premier. E che Monti stesso ha richiesto a Napolitano di rimarcare la cosa.
    L’unica (e sottolineo l’unica) chances di Monti a continuare quello che sta facendo ora, avendo stavolta un avallo politico, è l’acclamazione in aula dopo le elezioni. Solo così non dovrà promettere niente a nessuno ed avere maggiori speranze di fare qualcosa di serio (e non le porcate conto terzi).

  2. Luigi

    Copio da Layos:
    Secondo me Napolitano vuole evitare che al Colle venga attribuito un ruolo nella nascita di un soggetto politico a seguito dei famosi fatti dell’autunno 2011. Se Monti resta un tecnico super partes (per lo meno formalmente) l’azione di Napolitano resterebbe agli atti come la storia di uno che di fronte ad una maggioranza troppo lacerata e con uno scenario internazionale di grande speculazione ha messo una persona di grande statura internazionale a fare da pacificatore. Se invece Monti si candidasse per un nascente progetto politico questo implicherebbe che Napolitano abbia dato il la ad uno dei verosimili soggetti politici della nascente terza Repubblica a partire dal suo leader o come minimo del cavallo migliore della scuderia.
    (http://bit.ly/WFsAH1)

  3. finelli

    sta dicendo: Monti è il mio successore
    ergo, non giocate a farlo diventare presidente del consiglio che tanto non potrebbe, e si troverebbe nei casini a cambiare ruolo in meno di un mese, e dovere dare l’incarico a qualcun’altro che non sia uscito dal ‘mandato popolare’

  4. C.

    Tecnicamente però non è neppure vero che mariomonti è incandidabile perchè è vero che il ruolo di senatore e deputato sono incompatibili, ma la scelta tra una carica e l’altra è da farsi successivamente all’eventuale elezione.
    Quindi MM senatore a vita potrebbe candidarsi alla Camera e poi optare per il Senato senza contare la possibilità di dimettersi dalla carica di Senatore a vita e candidarsi.
    Per quanto riguarda la domanda finale, penso semplicemente che Nap. auspichi un Monti-bis sostenuto da una grosse koalition.

  5. Pier Luigi Tolardo

    e’ vero che in linea teorica il candidato Premier, cioè capo della coalizione politica, può non candidarsi come deputato (o senatore, non importa)e, infatti, Grillo farà così perchè secondo il suo Non Statuto non può candidarsi al Parlamento,avendo una condanna passata in giudicato per omicidio colposo e processi in corso, anche se è evidentemente una presa in giro della gente perchè non si capisce perchè un pregiudicato non possa candidarsi al Parlamento ma invece a Premier a meno che Grillo non dia per scontato di non vincere le elezioni oppure rinunciare dopo averle vinte. Anche Renzi sarà nella stessa condizione, perchè come Sindaco di Firenze avrebbe dovuto dimettersi da tempo per presentarsi alle elezioni e quindi potrà essere solo candidato Premier.
    Da un punto di vista sostanziale Napolitano è della vecchia scuola: se uno vuole fare il Premier deve per lo meno essere parlamentare eletto e uno che è senatore a vita non lo può essere candidato ma deve tenersi un po’ come “riserva della Repubblica”, al di sopra dei partiti come fu Fanfani che, pur essendo dc, non partecipava attivamente alla vita dei partiti e fece 2 volte il Presidente del Consiglio dopo essere stato nominato senatore a vita in quanto statista ed economista per 2 brevi governi elettorali di transizione , a differenza della sua prima Presidenza del Consiglio fatta da segretario della Dc.
    Certo, per Napolitano, uomo della sinistra, eletto lì per scelta dei Ds, sarebbe difficile da mandare giù che un tecnico nominato da lui per un’emergenza ne approfitti per formare e capeggiare un partito o lista di centro, ma anche a Monti fa comodo non impegnarsi troppo direttamente nel progetto neocentrista che potrebbe anche buttare male o comunque fermarsi sotto il 10% e tarpargli le ali.

  6. Bubbo Bubboni

    Ma non si è già espresso l’ambasciatore USA sulla questione?
    Anche senza aspettare Wikileaks sappiamo che al capo è gradito qualcuno sì fedele ma anche che parli inglese decentemente. Sappiamo tutti la fatica di comunicare con qualcuno che dice “ok, ok” ma poi è chiaro che non ha capito nulla e mi pare un criterio di nomina democraticamente condivisibile.
    Però non capisco se mi sono perso qualche passaggio, tipo che hanno anche chiesto di inviare i CV, o se tutto sta andando come al solito.

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