Sono ragionevolmente certo che il testo della proposta di legge elettorale Calderoli-N (ma com’è? gli hanno appaltato il lavoro perché agli altri veniva da ridere?) non è quello che ho letto adesso su Repubblica, e che ho salvato come immagine qua per sicurezza. Banalmente, non ha senso che il premio di maggioranza cresca in valore assoluto quando la percentuale di voti presi dal primo partito cresce, visto che poi c’è comunque un taglio a un valore massimo.
Ma comunque sto ancora cercando di capire se l’introduzione di regole sempre più barocche sia la conseguenza di un preciso intento di rendere impossibile a chiunque intuire cosa succederà esattamente, oppure deriva dalla completa ignoranza dei più elementari concetti non dico matematici ma addirittura aritmetici. Secondo me ci rideranno dietro ancor più che adesso.
Ultimo aggiornamento: 2012-11-21 19:30
*chi* ci riderà dietro? onestamente, non credo che i sistemi elettorali debbano necessariamente essere semplici: quello tedesco e (ovviamente) quello americano sono un buon controesempio. il punto è che li conosciamo bene, non vengono toccati da decenni o da secoli, e quindi ci sembrano accettabili.
@delio: se per quello anche il sistema elettorale francese non è banale. Ma se ho ben capito cosa intende Calderoli, tutti i vari casi di percentuali da raggiungere per scoprire il badge… pardon, per ottenere il premio di maggioranza sono assolutamente inutili perché poi c’è il tetto di 340 deputati alla Camera.
Forse stanno solo cercando di convincerci a non andare più a votare.
@ delio
Il sistema tedesco è stato appena “toccato” (anzi smontato). E non dal Parlamento, bensì dalla Corte Costituzionale.
Qui in Germania si sta passando da un sistema complicato (e per di piú con numero di parlamentari variabile a seconda dell’andamento del voto, ditemi se la cosa ha senso) a uno ancora più complicato e che rischia di fare esplodere il numero di parlamentari a livelli assurdi.
Saluti,
Mauro.
.mau., vado OT visto che sul Post non si può commentare. Ma non hai notato che la copertina del libro Enigma lì recensito è un richiamo a Frank Kelly Freas? Come hanno fatto i Queen in News of the World!
@Kualunque: no, il riferimento mi manca.
[Copertina di Enigma]
.mau., basta vedere la copertina di “Io, Robot” di Bompiani di qualche anno fa, che a sua volta riprende una copertina di Astounding degli anni ’50.
@mauro: appunto, qui in germania (anch’io ci vivo) il parlamento non ha sicuramente come obiettivo quello di semplificare le norme, e ancor meno ce l’ha la corte costituzionale, come ricordi tu. tutti (o quasi) sanno che c’è la possibilità teorica (e qualche volta pratica) che un partito abbia una manciata di parlamentari in piú pur avendo preso meno voti, ma viene accettato dalla popolazione come un destino bizzarro, mi sembra, e non come un’onta da lavare il prima possibile perché se no gli altri ci ridono dietro.
my 5 cents: il concetto di semplicità, applicato ad un sistema elettorale, è abbastanza relativo. anche il sistema proporzionale puro ha talmente tanti correttivi (ignoti a chiunque non abbia partecipato alle elezioni a rappresentante d’istituto al liceo :) ) che sfido chiunque a considerarlo “semplice”.
mi pare che stiamo parlando di due cose distinte. Quello che dico io è che possiamo discutere sulla semplicità o meno di avere tre scaglioni distinti di percentuali che portano a tre premi di maggioranza distinti: ma avere gli scaglioni e in più un tetto al numero di seggi dati col premio è la stessa cosa che andare in giro con cintura e bretelle.
Lascia perdere la matematica, il problema è Grillo.
La confusione (o meglio le iterazioni) di Calderoli-N sono dovute al fatto che ognuno ha le sue proiezioni di voto su un foglio Excel, e dai suoi calcoli ci perde qualcosa e chiede una modifica. Dato che a questo stadio nessuno è realmente più forte di un altro, si entra in un loop. I premi e premietti vengono definiti a ritroso (partendo dal foglio excel al contrario con delle tabelle Pivot). Calderoli è entrato in auge perché occorre una persona con esperienza nel settore: non è facile sondare nel modo giusto partiti e requisiti così diversi. Tutto questo con la matematica c’entra poco. Io la metterei in categoria Povera Italia…