Oggi sono cinquant’anni che è stato pubblicato il primo 45 giri dei Beatles. L’avete sicuramente sentito dire ovunque: il mio ricordo l’ho scritto su Voices. Ma non è di quello che volevo parlare qui, bensì dell’iniziativa di Repubblica “inviateci il vostro video dove suonate una canzone dei Beatles”. Dilettanti.
Nel 1995, quando la maggior parte di quelli che ora si definiscono “guru di Internet” manco sapeva cosa fosse la rete, alcuni partecipanti del newsgroup rec.music.beatles crearono un’audiocassetta dall’eloquente titolo let it r.m.b.: cover di canzoni dei Beatles cantate “in proprio”. Trovate qui qualche memorabilia. Naturalmente quasi tutti gli interpreti erano statunitensi, ma c’era anche un brano inviato dalla Nuova Zelanda; e ovviamente il Vostro Affezionato non poteva mancare, con una cover “live in living room” di This Boy.
Ho qui con me il CD che venne poi masterizzato; ho anche scaricato il brano cantato da me con mio fratello e un suo amico a fare i coretti. Solo che l’ho ascoltato e ho deciso che c’è un limite al decoro, quindi non lo metto in linea. (peccato, però, perché avevo aggiunto una strofa e un pezzo solista. Già allora contaminavo).
Sappiate però che oggi mi sento davvero vecchio.
Ultimo aggiornamento: 2012-10-05 09:36
Delle volte mi sembra pazzesco pensare che uso Internet da quasi vent’anni. E tu da quasi trenta. A me sembra sempre un recentissimo e meraviglioso dono dell’intelletto umano. Pensare che ho in tasca un arnese che ha quasi ogni risposta a quasi ogni quesito in qualsiasi istante e in qualsiasi luogo più di qualche volta mi lascia sgomento. Ed è ancora più pazzesco che dei ragazzi già maggiorenni diano questa ricchezza totalmente per scontata.
Mi ricordo le ricerche per la scuola, fatte con l’enciclopedia cartacea e quei libelli a bordo arancione con le immagini da ritagliare. Il copia e incolla significava: “copia dall’enciclopedia e incolla le immagini ritagliate con la coccoina”.
Si, siamo vecchi.