Leggo da Licia che esistono treni per cui viene accuratamente indicata una fermata, e viene ancora più accuratamente indicato che la fermata non si effettua.
Potete vedere voi stessi: per la cronaca ho preso il testo dal sito RFI. A che servirà quella non-fermata? Misteri.
Ultimo aggiornamento: 2012-08-14 15:26
Forse è un servizio per potenziali suicidi: sanno che a Lambrate hanno la certezza di essere travolti.
Saluti,
Mauro.
Azzardo: nel caso decidessero, tra un mese, di far fermare il treno anche a Lambrate basterebbe cancellare l’asterisco per aggiornare il pannello.
L’ipotesi del suicidio è però più suggestiva.
@Ivo: su Friendfeed mattiaq ha scovato un reperto archeologico a http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/fsnews/TABELLA_TO_MI16_17GIUGNO.pdf che afferma come il 16 giugno il treno fermò a Lambrate. Il mistero è risolto.
Non vedo dove sia il problema. Si tratta del tabellone “arrivi”. E annuncia che alla data ora, arriva un treno. E si sa, a volte i treni si fermano, a volte no.
Trovo anzi molto carino da parte FS avvisare.
Tralasciando invece il lato ridicolo, mi stupisco che nessuno (che io sappia) abbia mai cercato di progettare un treno (appunto) che non si ferma, ma che, in corrispondenza delle stazioni, viene raggiunto e agganciato da vagoni aggiuntivi, accelerati su binari appositi confluenti.
Sarebbe un risparmio energetico enorme. Fermare 10-15 vagoni da 250 km/h a zero, per trasbordare il 10-20% dei passeggeri è antieconomico. Molto più conveniente preparare, nella stazione intermedia, un vagone bello pieno, e spararlo al momento giusto. La tecnologia non è certo più difficile di far appoggiare su marte un trabiccolo di una tonnellata dopo 550milioni di kilometri, in autonomia…
@enrico: sono sicuro di aver già letto qualcosa del genere, ma mi sa in un libro di fantascienza. Ma tieni conto che comunque il treno dovrebbe rallentare: anche portandolo a 30 all’ora e lasciando due minuti per la discesa e la salita avresti bisogno di un km di stazione :-)
la mia idea è di far salire i passeggeri su un vagone vuoto su un binalrio parallelo a quello su cui il treno passa a 250 all’ora. il nuovo vagone viene accelerato con un qualche sistema (magnetico?) fino a raggiungere la stessa velocità al termine del binario di lancio, dove confluisce nella coda del treno.
Ci vuole un popolo di coraggiosi, ma è “risparmioso” (a parte l’investimento strutturale…)
@enrico,.mau.
per fortuna non serve comprendere il commento in cinese,
le immagini sono auto esplicative
:-)
L’indicazione dell’orario per una stazione in cui non viene effettuata la fermata va intesa come “ora del passaggio” e serve per controllare se il treno è o no in orario… o per regolare l’orologio con quello della stazione…
Ricordo un racconto di fantascienza di Heinlein (le rotostrade di Le strade devono correre), ma l’idea dei treni che si affiancano dovrebbe essere di Asimov: c’erano varie “strade mobili” affiancate a velocità diverse, e il viaggiatore doveva passare da una all’altra. Quelle all’esterno erano naturalmente le più lente, e man mano che andavi verso l’interno c’erano quelle superveloci. Alla stazione di arrivo succedeva la stessa cosa al contrario, il viaggiatore doveva passare dall’interno all’esterno.