_L’universo e la tazza da tè_ (libro)

[copertina]Questo libro (K.C. Cole, L’universo e la tazza da tè – Verità e bellezza della matematica [The Universe and the Teacup], Longanesi 1999 [1998], pag. 265, € 15.49, ISBN 978-88-304-1541-6) è ormai dello scorso millennio, e per di più fuori produzione: destino abbastanza comune a buona parte dei libri, d’altro canto, il che mostra che ne scriviamo troppi.
Però in questo caso devo dire che è un po’ un peccato, perché il libro è onesto, ed evidentemente pensato da uno che matematico non è per un lettore che matematico non è. L’autrice è in effetti una giornalista scientifica, e il libro raccoglie vari saggi aventi come comune denominatore la matematica, o meglio l’esistenza della matematica. Ripeto: non si parla effettivamente di matematica, e non c’è traccia del rigore che uno si aspetterebbe da un’opera matematica; e questo probabilmente spiega la quantità di voti bassi che ho trovato nelle recensioni di amazon.com. Io dissento con quei voti: andrebbero bene per un libro di divulgazione matematica, ma qua stiamo parlando di un libro a un livello diverso, oserei dire di apprezzamento della matematica. Dal mio punto di vista è come lamentarsi che un libro che racconta l’aspetto delle creazioni dei grandi cuochi non abbia al suo interno le ricette…
Il libro è diviso in quattro parti: Dove la mente incontra la matematica, L’interpretazione del mondo fisico, L’interpretazione del mondo sociale, La matematica e la verità. I vari capitoli sono di qualità variabile: a me personalmente sono piaciuti molto quelli intitolati “amplificazione esponenziale” e “scala e misura di uomini e donne”, mentre “il segnale nel pagliaio” non è per nulla riuscito, nel senso che se uno non sa già di cosa si parla non riesce a capire nulla. Anche “l’onere della prova”, pur spiegando direi bene la differenza tra scienziati e giudici, mi pare un po’ perso in un qualche meandro, mentre “la matematica dell’altruismo” ha un titolo pessimo ma un contenuto interessante.
In definitiva il testo resta comunque interessante e valido, nonostante sia un po’ datato. Al solito scorrevole la traduzione di Libero Sosio, a parte un “La teoria DI tutto” a pagina 215.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-21 07:00

4 pensieri su “_L’universo e la tazza da tè_ (libro)

  1. Barbara

    Ho trovato cinque libri suoi su amazon.com di cui sia presente un sunto (immagino quello sul retro). Di questi, solo uno lascia capire il genere dell’autore. Resta il dubbio se sia una scelta voluta, e se sì, se dall’autore o dall’editore.
    Ho anche letto le recensioni negative, e molte criticano non tanto la matematica (ci sono alcuni errori) quanto le idee politiche contenute nel libro. La più buffa è di un sedicente matematico che dichiara come l’opera di Noether non sia rilevante per la teoria della relatività.

  2. Barbara

    Per la stessa ragione per cui la Rowling si firma JK: quando è uscito il primo libro, l’editore riteneva che una firma femminile avrebbe diminuito le vendite (e non vale dire “ma ora tutti sanno che l’autore è una donna: prima la serie è diventata famosa, poi l’autrice).
    Starei per chiederti ci sei o ci fai, ma so che sei onesto.

  3. .mau.

    @Barbara: questo può indubbiamente valere per il primo libro, anche se credo ci sia una differenza tra giornalismo scientifico e romanzi fantasy. Però se negli altri hanno continuato a lasciare le iniziali senza specificare il sesso uno si chiede quale sia l’effettiva bravura dell’autrice (che naturalmente nel testo non nasconde il fatto di essere una donna, pur non enfatizzandolo).
    Ora immagino che mi dirai “sì, ma una donna deve dimostrare di essere più brava di un uomo, altrimenti non ce la fa comunque”. Boh.

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