Chi mi conosce sa la mia abilità nel fare i lavoretti di casa. Vi lascio immaginare la mia gioia quando stasera Anna mi ha detto “ah, Cecilia grande [la tata/colf, non la figlia] mentre puliva i vetri della cucina ha fatto qualcosa di strano, dovresti vedere come rimettere a posto i fili della tenda a pacchetto”.
Io odio le tende a pacchetto. Non ho mai capito come funzionino.
Ad ogni modo, dopo aver messo a nanna la gioventù sono andato a vedere la situazione: fortunatamente la tenda sull’altro mezzo vetro era rimasta indenne e quindi avevo uno specimen da controllare. Mi gratto un po’ la testa e capisco perché non funzionava: nella miglior tradizione “facciamo finta di nulla” i fili sono stati messi su in modo casuale. Occhei, li tolgo e li rimetto giusti: o almeno quello è il concetto di base. Peccato che questi fili siano ormai vecchiotti e morbidi, e non passino attraverso i buchi che naturalmente sono a due metri e venti di altezza e in orizzontale.
E qual è il problema, penso? Prendo un ago da lana, ci infilo il filo e lo faccio passare. Peccato che l’ago più grande che ho trovato aveva l’asola troppo piccola. A questo punto sono andato a cercare dello scotch, ho attaccato il filo all’ago con lo scotch e con tanta pazienza (e tantissimi smadonnamenti) ho rimesso tutto in sesto. Diciamo che se anche solo metà degli smadonnamenti è andata a buon fine la tata non la vedremo per un bel po’.
Ultimo aggiornamento: 2012-06-18 22:39
Non capisco: a Roma smadonnare è sinonimo di bestemmiare. Per cui io mi immagino che ogni bestemmia che va a buon fine fa uscire Zeus dalle nuvole con una saetta pronta a colpire te, non Cecilia!
O forse nel Settentrione, smadonnare significa per estensione maledire qualcuno di non divino?
Col senno di poi sono tutti geni, comunque… se dovesse esserci una prossima volta:
– a volte basta un po’ di colla (vinavil) sulla estremita’ del filo per renderlo abbastanza rigido, cosi’ che si riesca a infilarlo nei fori
– oppure si puo’ usare un filo “sottile” inserito nella cruna dell’ago, e con questo fare un anello che funga da “grande cruna” per il filo piu’ spesso
@il barbarico re: nessuna divinità è stata invocata durante il mio smadonnamento :-)
@maurizio cavalli: avrei dovuto trovare del vinavil funzionante :-)
E comunque sia, stare senza il sostegno di Cecilia tata/colf per un lungo periodo non mi sembra una cosa che va a vantaggio della famiglia: fossi nei panni di Anna (metaforicamente parlando, perché me in abiti femminili è uno spettacolo che non infliggerei al mio peggiore nemico) non sarei contento se le tue maledizioni avessero successo.
Bellissimo comunque il suggerimento di utilizzare abbondante colla vinilica, nella più gloriosa tradizione Art Attack!