Nella sterminata produzione di Martin Gardner c’è anche della narrativa. Non molta, scritta per la maggior parte tra la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio degli anni ’60, ma c’è. Gardner stesso ne raccolse la maggior parte in questo libro (Martin Gardner, The No-Sided Professor, Prometheus Books 1987, pag. 224, $35.98, ISBN 978-0879753900). Diciamocelo: non avrebbe mai vinto il Nobel per la letteratura. Le storie hanno una buona proprietà di linguaggio, sicuramente migliore di quelle di Asimov che notoriamente era piatto; però sono troppo precisine per scaldare il cuore. È insomma la solita maledizione dello scrittore scientifico: ottimi saggi, ma scarsa narrativa. Non è un caso che il racconto giallo anti-psi Mysterious Smith non fosse stato mai pubblicato, perché rifiutato dalle riviste del campo… Ci sono però alcuni racconti che meritano: la storia che dà il titolo alla raccolta, che tra l’altro mostra come Gardner fosse interessato alla matematica già prima di dedicarsi anima e corpo alla rubrica di giochi matematici sullo Scientific American; The Loves of Lady Coldpence, racconto sull’editoria che potrebbe essere riciclato anche oggi da qualcuno che non apprezza il movimento open source perché lo vede come una catena di montaggio; The Virgin from Kalamazoo, divertente applicazione “al contrario” del telefono senza fili; e Merlina and the Coloured Ice, nulla di che come trama ma che mi ha non so come colpito. Un libro per completisti, direi.
Ultimo aggiornamento: 2012-05-12 07:00
Carnevale della Matematica #49
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