L’ultimo caso che mi è capitato non è nemmeno il più importante di tutti. Un tipo posta su FriendFeed (e chissà dove altro) un annuncio TUTTO IN MAIUSCOLO per PROMOZIONE GRATUITA NEL WEB PER LA TUA BAND. Viene più o meno amabilmente preso per i fondelli – in effetti quella è una delle occupazioni preferite di noi avventori del socialcoso per fighetti; il tipo si impermalisce e replica (copio verbatim, tranne l’indirizzo email che ho eliminato)
«,invece di scrivere stronzate sareste COSI GENTILI, VISTO KE LAVORIAMO GRATIS, DI DIVULGARE IL NOSTRO MESSAGGIO ? “hai una band ? non hai soldi ? hai bisogno di molta più promozione nel web ? – scrivici: [omissis]” NO COMMENTI VELENOSI -NO COMMENTI INVIDIOSI, FATE ANZICHE’ PARLARE E COMMENTARE, provate e rendervi utili e non antipatici – per UBIKINRED…l’ idea ha molto senso,,,,va solo capita, sai com’e’….»
Stranamente nessuno si è messo a disquisire sulle capacità grammaticali dello scrivente – altra occupazione preferita, ecc. ecc. – forse perché vige la consuetudine non formalizzata che se stai scrivendo in maiuscolo hai il diritto e forse il dovere di essere sgrammaticato. Ma chissenefrega della grammatica in questo contesto. Quello che a me dà tanto sui nervi è il concetto che ho scritto nel titolo: la prepotenza della gratuità.
Tu vuoi fare qualcosa gratis? Benissimo, vuol dire che hai voglia di farlo. Anch’io faccio tante cose gratis. Ma sarebbe una bella cosa che tu capissi che questo non ti dà nessun diritto su quello che voglio fare io. D’altra parte se ci pensi un po’ su dovrebbe essere logico: tu quella cosa non la fai mica perché vuoi essere obbligato, no? Quindi perché vuoi obbligare qualcun altro a farlo? È persin peggio della barzelletta del boy scout che costringe la vecchina ad attraversare la strada perché lui deve fare la buona azione quotidiana: lì almeno c’è quello che per il ragazzino è percepito come obbligo. Eppure questo non è appunto l’unico caso che si vede in giro: pensate a quelli che ti chiedono “una firma contro la droga” (e qui sono buono e parto dal presupposto che non ci sia nulla di losco dietro) oppure a quelli che vogliono a tutti i costi che tu legga il loro capolavoro… ma potrei aggiungere la cassiera dell’Esselunga che l’altra settimana ci ha fatto una faccia stupita e quasi scocciata quando Anna e io le abbiamo detto “no, le bustine di figurine in omaggio non le prendiamo”. (Occhei, era la stessa cassiera che dava al cliente davanti a noi, chiaramente nordafricano, del tu mentre a noi dava del lei, quindi non sono certo che si possa applicare la regola anche lì)
Tutta questa gente è molto brava a farti sentire in colpa se non fai quello che loro vogliono che tu faccia. Ricordatevi che nulla è gratis, anche il tempo è un costo: se volete fare anche voi qualcosa benissimo, però appunto deve essere una vostra libera scelta.
Ultimo aggiornamento: 2012-05-09 11:24
Dieci anni fa ce lo saremmo trovato su it.news.gruppi :-)
[pienamente d’accordo sul resto)
Ma allora non e’ vero che non hai tempo da perdere, nonostante i (quasi) treenni e il lavoro, se continui a rispondere allo SPAM :-D