Continuo a leggere che visto il caro benzina la gente si muove meno in auto, e le strade sono così sgombre che i tassisti milanesi piangono perché guadagnano di meno (se la stessa corsa è più veloce, il tassametro scatta di meno). Sarà. Però ieri dopo cena sono uscito in auto per andare alle Cenerentoliadi: l’auto era quasi in riserva e oggi Anna sarebbe andata nel bergamasco, così ho pensato di fare benzina a un distributore automatico sulla strada. Ho dovuto fare la coda, da quanta gente c’era. Non è che ci sia qualcosa che non torna?
Ultimo aggiornamento: 2012-03-23 12:14
Ai distributori automatici la benzina costa meno, specie nelle ore serali laddove il distributore stesso è in modalità mista “presenziato di giorno e non di notte”. La correlazione è “benzina cara vado dove costa meno” e quaglia con la fila (i distributori sono in numero molto ma molto inferiore alle macchine, giusto?).
Per congstionare le strade, sarai d’accordo, occorre un numero strettamente superiore a quello necessario a congestionare i benzinai.
Io questo post proprio non lo capisco. Sarà il venerdì.
@mestesso: quattro pompe per otto auto. Non mi è mai capitato di vedere code serali a un distributore, salvo in occasione di scioperi: e se usi meno l’auto vuol dire che devi andare meno spesso a fare benzina, quindi le code al distributore dovrebbero essere minori, no?
No, anzi, il fenomeno delle code ai self con lo sconto si sta accuendo anche a Genova. Io fino a qualche giorno fa facevo sempre la benzina per la moto all’unico benzinaio che ho di strada senza cambiar percorso fra casa e ufficio. Ora onestamente, sapendo che la verde costa 1,91 li e in qualche self di sera tardi meno di 1,8 ritengo che inizierò a stare attendo a quando e dove fare benzina senza aspettare necessariamente la luce della riserva. Se vedo un prezzo buono e ho spazio nel serbatoio, la faccio.
Molti automobilisti fanno benzina a piccole dosi, “così si spende meno”. Quindi devono farla più spesso e si formano code ai distributori.
Mi sa che abbia più ragione Diego. Io ho fatto 25 euro di benzina (in genere la facciamo di giorno per poter scaricare le spese), e le due ricevute dimenticate lì erano di 20 e 10 euro.
@.mau.: non necessariamente, ricorda la condizione “molto maggiore”. Se è molto maggiore, il delta negativo “uso meno la macchina” non compensa l’enorme divario.
@all: guardate che “faccio più pieni di minore entità” è un leitmotiv da ben di più di quando la benzina si avvicina ai due euro, ed è quindi una variabile invariante o di incremento marginale. Molte delle persone che conosco fanno 20 euri al benzinaro da anni…
Ah, dimenticavo: il fatto di cui i tassisti si lamentano è probabilmente strettamente correlato alla pollution charge,od area C, che mi dicono più fonti diverse abbia (per ora) significativamente cambiato il traffico nelle zone centrali.
Sarà che odio fermarmi dai benzinai, ma io piuttosto che fare un pieno non ottimizzato (da serbatoio quasi vuoto a quasi traboccante) rischio di restare a piedi.
Vero che il leitmotiv è vecchio, ma è vero anche ora con 20 euro di benzina ne fai parecchia di meno. Tra l’altro avevo letto una volta un calcolo su quanto valga la pena deviare per risparmiare centesimi sulla benzina e la risposta era molto poco.
Bisognerebbe rifare i conti.
– Sentivo che diversi trasportatori non hanno più abbastanza liquidità per fare il pieno sistematicamente. Ovviamente perché hanno investito forte in titoli di stato e sono rimasti senza contanti.
– Comunque niente di cui preoccuparsi! Anche se il consumo di benzina è crollato l’aumento delle accise permette allo stato di incassare di più (e fare tanto bene aiutando lo sviluppo).
non mi convince molto questa cosa: prendo spessissimo il taxi e i tassisti sono praticamente unanimi nel dire che preferiscono mantenere breve la corsa per poi prenderne appena possibile una nuova. Questo perché con la tariffa base della nuova corsa (su cui non pagano benzina e altro) guadagnano più che allungando la corsa precedente.