Non so se avete seguito la querelle di ieri sul presidente della provincia di Milano Guido Podestà. Se la ricostruzione di Repubblica è corretta (e lo screenshot parrebbe almeno in parte confermarla), su Twitter qualcuno – tale “Il Sarcastico” – ha postato la frase Milano. All'asta i volantini delle BR. @giulianopisapia vende la collezione privata? e @guido_podesta l’ha subito ritwittata. (Per chi non è un esperto di twitter, ha postato la stessa frase aggiungendo da chi l’aveva presa). Qualcuno (in un tempo non quantificabile dallo screenshot di Repubblica, ma compreso tra un minuto e tre ore) si è accorto che forse non era una grande idea che un uomo politico desse l’imprimatur su quella frase, che è stata così cancellata e sostituita dal testo “Retweet precedente sbagliato”; Podestà si è poi scusato con Pisapia, dando la colpa al suo staff.
Si sa che dare la colpa agli altri è sempre comodo: ma quello che noto è che non c’è più alcuna remora a istituzionalizzare quello che tanto si è sempre saputo, e cioè che in massima parte i vip “che sono su Twitter” (ma anche Facebook) in realtà pagano qualcuno per mantenere l’illusione della loro presenza. A essere buoni, resta loro il contenuto originale (i post, le twittate… che le scrivano alla tastiera loro oppure le dettino a qualcuno è indifferente), ma per tutto il resto lasciano mano libera allo stagista di turno, che magari non sa nemmeno dove sia via Giandomenico Puppa nel quartiere di Sucate. Sì, il mondo probabilmente va così e non ci si può fare molto: ma allora perché non istituzionalizzare la cosa? Forse perché si ha paura che molti dei seguaci se ne andrebbero perché non possono più definirsi fan di Podestà (o Pisapia, o Ligabue, o Vasco, o chi per loro)?
Ultimo aggiornamento: 2012-03-21 10:20
Uh? Credevo che i fan di personaggi mediatici e politicanti vari fossero solo gli staff di persone “vere” e non le persone stesse! Sarà che “I’ve people for that”.
[Ovviamente questo è il parere dello staff che cura i commenti ai blog mentre Bubboni lavora senza distrarsi]
E’ la seconda volta in due giorni che .mau. non chiude correttamente i tag. Coincidence? I THINK NOT!
@pbm: a Voyager si dovranno preoccupare quando per due giorni di fila chiuderò correttamente i tag.
Tutte le persone che conosco sanno benissimo che il vip|politicante di turno non scrive su [Twit|FB|sito “personale”] ma lo fa il suo staff (od il suo segretario/a, se non troppo vip). E non sto mica parlando di espertoni, ma di gente con al più la licenza superiore.
Perché quando cercano di interloquire con il Loro, si vedono rispondere da un qualche tirapiedi, mica per teorie strane :-).
Loro, i vips, come i detersivi sono condannati alla visibilità, e quindi a(nche) twittare. Il cerchio si chiude. E’ già tutto istituzionalizzato, al punto che esistono ditte specializzate che offrono a vari vips la copertura necessaria. Avevi dubbi?
Un celebre caso che fra l’altro mette in evidenza l’esiguità di questi staff (letteralmente tre stagisti):
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/sondaggio-truccato-leader-pd-espresso-393635/