Dopo il volume dedicato alla geometria classica, Odifreddi si dedica in questo libro (Piergiorgio Odifreddi, Una via di fuga – Il grande racconto della geometria moderna , Mondadori 2011, pag. 254, € 20, ISBN 9788804613688) a quella moderna, dal medioevo con la geometria proiettiva alla fine dell’Ottocento con le geometrie non euclidee. Il mio giudizio su questo secondo volume è ancora migliore di quello sul precedente: Odifreddi ha ridotto la quantità di battutine (oltre ai cattolici tra l’altro sono entrati in gioco anche i beoti dei filosofi kantiani, bisogna dire che ne ha per tutti) e soprattutto ha fatto la trattazione più completa che io abbia mai visto sulle geometrie non euclidee, mostrando per esempio la differenza tra la geometria assoluta (euclidea e iperbolica) e le due geometrie ellittiche essenzialmente differenti tra loro. Il libro è pertanto caldamente consigliato non solo agli appassionati di matematica, ma anche alle persone curiose che vogliono saperne di più.
Ultimo aggiornamento: 2012-03-19 07:00
Ed io che mi fido delle tue recensioni corro a comprarlo. ;-)
Ciao
Ogni tanto sogno che Odifreddi voglia veramente fare divulgazione matematica, e che tutte le polemiche siano solo un trucco per ottenere pubblicità. Se così fosse, tanto di cappello, visto che i divulgatori, di scienza in generale, e di matematica in particolare, in Italia vengono altrimenti ignorati.
Insomma parlate male di me purché parliate tanto di me, eccetera.
Adesso vado ritirarmi in un angolo a piangere, ché di libri di divulgazione di geometria contemporanea (gli ultimi centocinquant’anni, a occhio e croce) non c’è traccia, che io sappia, in italiano. Come se in fisica ci si fermasse prima della relatività, o delle particelle elementari.
@barbara: beh, se Odifreddi mantiene le promesse e la qualità di questo secondo libro della trilogia ce la dovrebbe fare. Poi io non conosco libri di divulgazione di geometria del ‘900 neppure in inglese! (Coxeter non conta)…
Uh, il mio libro di geometria delle elementari è del ‘900.
Ma io mi confondo su questi piani complessi.
@Barbara, in realtà anche il suo “Il diavolo in cattedra” è un ottimo libro di divulgazione. Storia della Logica direi. L’Odifreddi è un ottimo divulgatore. Così come lo è Dawkins, tanto per citare un altro noto rompiscatole. Io spezzo una lancia per “The greatest show on earth” (acquistato assieme al “Viaggio del Beagle :) ) che mi sto gustando come pochi.
Ntuniott
Poi io non conosco libri di divulgazione di geometria del ‘900 neppure in inglese!
Ci sono un paio di biografie carine, e l’ultimo teorema di Fermat ha un sacco di geometria dentro.
@marcoxa: di divulgazione della logica qualcosa c’e’, tant’e’ vero che alcune persone colte sanno vagamente del teorema di incompletezza di Goedel (non so come siamo messi con l’ipotesi del continuo e il forcing). Di divulgazione di geometria, zero.
Beh, io so che il forcing esiste, so che l’ha usato Cohen per dimostrare che l’ipotesi del continuo è indipendente da ZF (con o senza AC), ma nulla più.