Davy Jones

[occhei. Mentre sto scrivendo questo leggo che è morto Lucio Dalla. Però di Dalla ne parleranno tutti, di Davy Jones no, quindi resto sulla mia notiziola]
È morto uno dei Monkees. Probabilmente a molti di voi il nome di questa band non dirà nulla; se sentiste le note di I’m a Believer, al più vi verranno in mente i titoli di coda di Shrek. Però la loro storia è molto interessante…
Dopo la Beatlemania, negli USA decisero di fare uno spettacolo TV con protagonista una pop band. Insomma, Amici con quarant’anni di anticipo. Però non potevano prendere una pop band già pronta, perché altrimenti non avrebbero potuto lucrare sui contratti artistici; così hanno fatto un po’ di audizioni per prendere gente che venisse bene in tv, e se possibile avesse anche qualche idea su come suonare uno strumento. E in effetti Jones era più che altro un attore… Assemblamenti di questo tipo possono dare dei problemi: per esempio, che nessuno dei quattro prescelti sapesse suonare la batteria. Se la sono giocata ai dadi, ha perso Micky Dolenz (anche perché Davy Jones era piccolo di statura e quindi non lo si riusciva a inquadrare) che all’inizio faceva finta e man mano poi ha imparato.
Detto tutto questo, definire i Monkees “i Pre-Fab Four” è riduttivo. È vero che sono stati creati a tavolino, ma come gruppo pop hanno fatto il loro onesto mestiere. Un ricordo affettuoso è solo doveroso.
P.S.: il punto più buffo di tutta la storia (quello che mi aveva dato lo spunto per scriverla, solo che poi me ne sono dimenticato…) è che Davies non era americano ma britannico, di Manchester.

Ultimo aggiornamento: 2012-03-01 12:56

3 pensieri su “Davy Jones

  1. pbm

    Su Uncut di qualche mese fa c’era un’intervista in retrospettiva in cui raccontavano del punto in cui si sono “ribellati” ed hanno iniziato a scriversi i pezzi. Interessantissimo. Se mi ricordo te la mando.

  2. pietro1960

    C’è da dire che i Monkees che si facevano scrivere le canzoni da musicisti tuttaltro che disprezzabili, I’m a Beleiever è di Neil Diamond che non era famoso come i Beatles, ma come autore negli anni 60 era di ottimo livello.
    Secondo me chi ha fatto le cose migliori dopo è stato Nesmith, lo dico perchè ai tempi mi ero comperato questo gioiellino che conservo gelosamente ( un bel vinile )
    http://www.bcmai.it/tlj/recensione.asp?IDDisco=2578&IDRecensione=2616

  3. Giorgio

    a me piaceva la sigla del programma (hey hey, we’re the monkees, una cosa così).
    e viva il blogging di nicchia: non ci fossi stato tu questa notiziola mi sarebbe sicuramente sfuggita.

I commenti sono chiusi.