Non ho sentito il terremoto di stamattina: stavo pedalando verso l’ufficio e i miei pensieri si concentravano sul non essere investito da nessuno. Non ho nemmeno sentito il terremoto di stanotte, che però aveva epicentro nel veronese… e infatti Anna che è lì per lavoro mi ha detto che lei invece l’aveva sentito bene. Quello che posso dire è che io stanotte mi sono svegliato intorno all’una perché Cecilia si lamentava: mi sono alzato, le ho dato un po’ di camomilla, lei ha continuato a lamentarsi e io ho mentalmente commentato “lamentati pure, che io intanto torno a letto!”.
Mi piacerebbe dire che Cecilia si è svegliata per il terremoto, ma la scossa è stata alle 0:54 e io mi sono alzato all’1:15. Quindi o ci sono voluti venti minuti perché io mi accorgessi di qualcosa – non impossibile, intendiamoci, ma poco probabile – oppure le due cose sono scorrelate.
Ah: gatte non pervenute. Avranno pensato che è comunque meglio un terremoto che i due duenni.
Ultimo aggiornamento: 2012-01-25 13:50
> Ah: gatte non pervenute. Avranno pensato che è comunque meglio un terremoto che i due duenni.
Ho riso a gran voce, meno male che in ufficio non c’era nessuno.
@sleepers: +1 .. con la differnza che ero a casa e mia figlia mi ha guardato strano …