A margine della morte di Giancarlo Bigazzi, oggi il Corsera cartaceo ospita un coccodrillo di Mario Luzzatto Fegiz, che mi è capitato sotto gli occhi mentre cercavo di svegliarmi con un cappuccino. Una frase mi ha colpito particolarmente:
«”Ti amo”, un testo apparentemente banale che ripete fino all’ossessione le due parole del titolo, ma ricontestualizzate in continui cambi di accordo»
A me delle critiche positive o negative importa poco. Però pensare che i “continui cambi di accordo” sono in pratica un giro di do (praticamente la seconda cosa che ti insegnano quando strimpelli la chitarra, la prima è La canzone del sole che di accordi ne ha tre invece che quattro) e metterci assieme una ricontestualizzazione fa venire in mente almeno a me una cosa sola: che si era preso MLF prima di scrivere?
(ps: sì, lo so che Bigazzi ne scrisse solo il testo e non la musica. Ma perché infierire?)
(pps: corretti i cognomi del critico)
Ultimo aggiornamento: 2012-01-20 15:55
per MLF l’amore è una fuga
Che poi ha ricontestualizzato di nuovo con Tu.
“Mario? L’avevi pronto vero, il pezzo per la morte di Bigazzi? Perché qui non è ancora arrivato.”
“Uh, scusa. Ho dei problemi con l’ADSL. Potete aspettare mezz’ora?”
“Venti minuti al massimo, dobbiamo chiudere.”
“Venti minuti saranno. Alla peggio vado a suonare il campanello ai vicini.”
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___________________Giancarlo Bigazzi
______[Cerca con Google] [Mi sento fortunato]
LuzzatTo FegiZ. Ci tiene.
se ci tiene, correggo subito. A mia parzialissima discolpa, avevo provato a guglare il nome sbagliato e mi erano tornati tanti risultati…
MLF avrebbe ricontestualizzato meglio citando qualunque pezzo degli Squallor…
> sì, lo so che Bigazzi ne scrisse solo il testo e non la musica.
Boh, sugli spartiti è indicato come coautore:
http://www.sleepers.it/Images/tiamo.tif
@Isa: Buffo, non ho mai visto la doppia T (forse perché l’ho sempre sentito nominare “LuzzaTo”?).