Il governo Berlusconi IV ci aveva abituato ad umoristici comunicati stampa ufficiali: non penso tanto al gelminiano tunnel Ginevra-Gran Sasso (comunicato poi messo sotto il tappeto, aggiungendo figuraccia a figuraccia) ma a quelli del PresConsMin stesso: qua ne avevo raccolto qualche esempio estivo. Il governo è cambiato, e lo stile dei comunicati è cambiato pure.
Ora la sezione veneta dell’Agenzia delle Entrate, per comunicare i risultati del blitz cortinese del 30 dicembre scorso, scrive un comunicato stampa intitolato «L’Agenzia delle Entrate porta fortuna: con l’agente si moltiplicano le vendite». Ma naturalmente il Lider è lui, il PresConsMin attuale. Dopo che un esperto di feste e festicciole come l’ex ministro Simplificius Calderoli ha presentato un’interrogazione scritta nella quale chiedeva «se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la presidenza del Consiglio dei ministri in Palazzo Chigi», Mario Monti ha immediatamente risposto con un comunicato stampa, del quale cito le frasi più significative:
– «Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.» (notare il “a titolo di residenti pro tempore”)
– «Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie)» (mancava solo da indicare la quantità effettiva di derrate…)
– «Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente» (lo sciacquone del cesso, in effetti…)
Finisce poi con una stoccata sull’uso dei mezzi dello Stato per tornare a casa propria a Milano, ma non credo che nessun legaiolo se ne accorgerà mai: lo stesso Calderoli è riuscito ad arrivare sì e no alla riga due per controbattere «La nota scritta diramata da Mario Monti conferma pienamente che c’è stata una festa privata» (e aggiungere che Silvio le sue feste se le faceva a casa sua…)
Però c’è una cosa che mi lascia perplesso. Una trollata puntacazzista di questo tipo (permettetemi il lessico specialistico) è sicuramente apprezzata da noi fighetti, e infatti FriendFeed pullula di battute e il tag #cotechinoelenticchie ha fatto la sua comparsa su Twitter. Però io temo che la gente che si diverte in questo modo sia una sparuta minoranza degli italiani, e la maggior parte riesca solo ad arrivare alla conclusione del dentista padano: e a questo punto la risata mi muore in gola.
Ultimo aggiornamento: 2012-01-05 10:28
Comunque, credo non ci si debba rassegnare all’ignoranza e alla stupidità.
No, ti sbagli: quelli che tu chiami non-fighetti non sono filo-Calderoli (tranne le camicie verdi che sono pochissime). La maggioranza non ride, ma si inc***a. Della domanda, non della risposta. Tutti hanno ben chiaro che Monti != Silvio, anche senza Simply.
La domanda della camicia verde tradisce la grande debolezza della Lega, e conferma il fatto che le mie fonti dicono che nei sondaggi i consensi verso i padani sono crollati (si dice oltre il 60%), e che vadano peggio del crollo PdL.
Temo che la risposta di Monty sia troppo articolata per la maggioranza non fighetta (too long; didn’t read) e che in testa rimanga solo la sparata di Calderoli: “Monti cena a scrocco a palazzo Chigi”, il che è poi l’obiettivo vero di queste azioni.
Comunque lo scambio in punta di penna non cambia certo le idee delle persone, vi immaginate un leghista della Valle Imagna che folgorato dal comunicato del premier straccia la tessera verde?
A Calderoli in questo momento spetta il ruolo del banderillero, che punzecchia il toro e lo tiene impegnato fino a che il matador è pronto per il gran finale.