Non sono mai riuscito a capire la differenza tra Libero e Il Giornale. D’altra parte, visto che ogni anno o due si scambiavano i direttori, la mia sensazione è che siano come quelle (rare) coppie di comici dove non c’è uno che fa la spalla (Ollio o Gaspare) all’altro (Stanlio o Zuzzurro), ma entrambi siano pronti a prendere un ruolo oppure l’altro a seconda delle occasioni: il tutto ad majorem Silvii gloria.
Però in questa situazione da fine dell’impero anche questa strana coppia sta scoppiando: lo si può vedere bene da questo articolo del Giornale. Riassunto delle puntate precedenti: il vicedirettore di Libero Franco Bechis ieri annuncia che Berlusconi si dimetterà, e l’ha saputo da fonte certa. Quando il PresConsMin nega il tutto, Bechis si arrabbia e pubblica l’audio della telefonata che ha avuto, per mostrare che le cose lui non se le inventa. Le voci sono alterate, ma è chiaro che Bechis non sa assolutamente come si fa ad alterare seriamente una voce (glielo spiego io: d’accordo modificare il pitch, ma lo bisogna fare in modo non uniforme né regolare, e già che uno è lì a pasticciare con i programmi audio un po’ di modifiche sempre casuali della velocità sono utili. In questo modo fare il reverse engineering non è banale), e quindi qualcuno è subito riuscito a riportare la voce al suo tono naturale e scoprire che la gola profonda è Guido Crosetto. Dopo un po’ di negazioni, il sottosegretario ammette che la voce è sua, arrabbiandosi – giustamente, direi che potrebbe anche denunciarlo – con Bechis che l’ha registrato a sua insaputa.
Non mi metto a piangere né per il mio coetaneo né per Bechis: invece sorrido nel leggere che questa grande opera di intelligence non è stata fatta da Repubblica o dall’Unità o dal Fatto Quotidiano, bensì appunto dal Giornale. Ah, questa stampa comunista!
Ultimo aggiornamento: 2011-11-08 11:43
PMP: gloriam
@finelli: recte.