i treni di Montezemolo

In questi giorni ci sono state troppe notizie importanti, e così mi pare che il redazional… ehm, l’articolo del Corsera di giovedì scorso su NTV sia stato saltato da tutti. Inutile dire che è un peccato, perché è sempre bello leggere tra le righe.
Iniziamo dal titolo. Scrivere “Il 13 dicembre il debutto di «Italo»” cosa può far pensare? che dal 13 dicembre si possa viaggiare sui nuovissimi e fantasticissimi treni in concorrenza. Beh, non è proprio così. Il 13 dicembre ci sarà “la presentazione del nuovo treno «Italo» e del progetto industriale”, il che non significa proprio nulla: al più si potrà vedere uno dei treni, senza farci su nemmeno cento metri perché le prove di questi mesi (che non sono ancora terminate, la data prevista è il 10 novembre) “devono essere documentate dal valutatore indipendente di sciurezza (Vis) che trasmetterà poi la documentazione all’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, che a sua volta dovrà rilasciare l’omologazione.” Questa fase “dura un paio di mesi”, e quindi, anche nell’ipotesi migliore secondo cui si lavori anche a fine anno sfruttando il fatto che quest’anno Natale e Capodanno cascano di domenica, si arriva a metà febbraio. Non che io capisca perché NTV sia sicura di avere “la certezza dell’omologazione” “prima delle festività di Natale” se ci vogliono due mesi, ma il tempo è relativo. Mi sembra più sensata la frase finale: per “il terminal di Roma Ostiense, e l’inizio del collegamento diretto tra Roma e Milano e Roma-Venezia, Sciarrone ha confermato che avverrà a fine marzo”
Ma poi, cosa sarà questo grande collegamento diretto? Sempre Sciarrone: “«Abbiamo 10 treni completati, di cui 4 sono già in Italia (due in fase di omologazione). Questo mese arriverà il quinto treno»”. Se va bene (ma proprio bene) riusciranno a fare due coppie di treni Milano-Roma e una Roma-Venezia, insomma.
Vabbè, termino segnalando la storia dei pedaggi. Perché l’alta velocità costa così tanto? Semplice: perché c’è “il cosiddetto «mark-up» (rincaro) che viene applicato sui pedaggi dell’Alta Velocità per cofinanziare gli investimenti”. Sciarrone ha detto chiaramente che loro non hanno nessuna intenzione di andare su tratte tipo Torino-Milano e Roma-Napoli se lo Stato non fa lo sconto su questo sovrapprezzo. Stavamo parlando di concorrenza?

Ultimo aggiornamento: 2011-11-07 16:51

3 pensieri su “i treni di Montezemolo

  1. Davide Inglima - limaCAT

    Mi chiedo Montezemolo come farà a non fare la stessa di Arenaways a questa sua nuova avventura, quali palle stia string… ehm… quali assi abbia nella manica.

  2. marcoxa

    Film già visto a Roma tra il 1998 ed 200x. Rutelli dà delle linee di autobus urbani in mano ai privati. Alla fine l’ATAC ricompra. Un po’ come successe con le cartolarizzazioni Tremonti.
    ntuniott

  3. Luca Sironi

    e per un istante ritorna la voglia di vivere a un’altra velocita’…

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