Esselunga e l’attenzione al cliente

In questo periodo capita abbastanza spesso che Anna si faccia portare la spesa a casa, per ovvie questioni logistiche legate alla presenza dei giovani. Venerdì è stato uno di quei giorni in cui non ce l’avrebbe fatta altrimenti, e la pioggia battente ha certo contribuito alla scelta. Solo che la sera, mentre stavamo andando a cena, mi arriva una telefonata dagli addetti alla consegna a domicilio, che ci segnalano che si sono dimenticati di consegnarci i surgelati, che a casa nostra non c’era nessuno (eravamo appunto in giro…) e che sarebbero ripassati l’indomani mattina.
La mattina verso le 11 sto per ritelefonare al numero che mi aveva chiamato ieri, quando mi arriva una nuova chiamata, stavolta direttamente dal negozio Esselunga, dove ci riavvertono che il giorno prima non ci avevano consegnato i surgelati, ci chiedono se vogliamo passare noi in negozio (dato il diluvio abbiamo ovviamente declinato) e si accordano per un nuovo passaggio, fuori giro perché il sabato non si consegna.
Ci hanno assicurato che i surgelati sono stati cambiati (speriamo di sì…) e hanno lasciato due omaggini: niente di che, materiale promozionale di varie aziende (una lavagnetta Hag e un portaspazzolini con clessidra Mentadent, per i curiosi). Resta comunque un’impressione di attenzione verso il cliente: chissà se è quella che devono raccontare al Disagiato

Ultimo aggiornamento: 2011-11-06 22:04

31 pensieri su “Esselunga e l’attenzione al cliente

  1. il Disagiato

    Preciso che a quei corsi comportamentali (li chiamo così che è meglio) io non ci andrò e neppure i miei colleghi. Costano assai. E resta comunque che è da quando ho otto anni che sono sbalordito dalla professionalità di “quelli” dell ‘Esselunga.

  2. .mau.

    la mia sensazione è che Caprotti sia uno che è meglio non incrociare per strada, ma che ha studiato MOLTO bene la grande distribuzione americana e ha capito che in genere ci guadagna molto di più a trattare bene il cliente, anche quando di per sé non ha ragione (mi era capitato una volta di lamentarmi perché la spiegazione di come sarebbero stati azzerati i punti non era chiara e quindi avevo perso i miei: me li hanno subito riaccreditati).

  3. .mau.

    (che i corsi comportamentali costino molto lo immagino, visto che mi sa che Anna tenga anche di quelli e che ti occorre un consulente senior per farli)

  4. il Disagiato

    Costano molto, sì. Nel documento che ho trascritto nel post ci sono i prezzi. Prezzi che il mio titolare ci sputa in un occhio. E anche nell’altro.

  5. Giovanni Bajo

    a me una volta hanno telefonato la mattina (consegna nel pomeriggio) perché era finita la marca d’acqua in bottiglia che avevo ordinato, e mi hanno offerto 2 pacchi di un’altra marca per scusarsi. MARCA DI ACQUA IN BOTTIGLIA.

  6. Francesco P.

    @Simone | In ESILIO
    suvvia, il commercio alimentare al dettaglio è stato ucciso dai clienti del commercio medesimo, che preferiscono spendere meno. Diciamo che è colpa nostra, non di Caprotti.

  7. Jash

    Io cerco di evitarla solo per motivi politici, ma effettivamente Esselunga è tra i migliori (evitando di capire come fa a fare certi prezzi…). Fortunatamente da me in Brianza c’è anche un supermercato Valtellinese (Iperal) molto valido.

  8. m.fisk

    posso assicurare che i negozi di alimentari che hanno la fortuna di stare vicino a un Billa aumentano il fatturato.

  9. spider

    l’ultima volta che ho comprato frutta/verdura al dettaglio ho avuto qualità inferiore (roba troppo matura), prezzo troppo alto, servizio pessimo. Ovviamente zero scontrini.

  10. Marco Beccaria

    L’Esselunga ha ucciso il commercio alimentare al dettaglio e vide che ciò era cosa buona. E fu sera e fu mattina. Primo giorno di raccolta punti fragola.

  11. PaperDoll

    io so solo che Esselunga consegna gratis ai disabili. Col servizio via web mi consentono di nutrire la famiglia facendo la spesa in piena notte: l’unico momento in cui ho tempo. Mi rendo conto benissimo dei limiti e delle conseguenze ma non ho trovato un’alternativa.

  12. Ubikindred

    Ma infatti, la smettiamo con ‘sta cosa? Ciò che ha ucciso il piccolo commercio sono i prezzi eccessivi e la qualità pessima. Del resto l’Italia era l’unico paese dove uno si comprava un negozio di alimentari per fare i soldi. Io, eprsonalmente, da consumatore, preferisco la concorrenza con prezzi al ribasso e qualità al rialzo. Detto ciò, non amo affatto Caprotti, ma per quel che riguarda il consumatore (io) è ottima.

  13. Simone | In ESILIO

    Io un negozio l’ho avuto che faceva prodotti di alta qualità, ma non puoi competere con chi vende prodotti similari alla metà di quello che costano a te. Il discorso della qualità dei prodotti è cominciato a venire fuori da una decina di anni, proprio per il fatto che le varie Esselunghe & Co. vanno sulla massa e la qualità non sanno neanche dove sta di casa. Son passati venti anni e in questo tempo quasi tutti i negozi di alimentari son spariti, parlo per Firenze che conosco bene. Ah per inciso quando avevo il forno rifornivamo una ventina di pizzicherie nella parte san frediano-legnaia-isolotto-scandicci tutte botteghe dove trovavi prodotti che ancora i supermercati si sognano, non ce ne è rimasta una aperta.

  14. wolly

    SImone vieni da me e ti faccio vedere quanti negozietti di alimentari vivono bene nonostante la vicinanza di molte catene di GD.

  15. .mau.

    (che poi è vero che io quando sono per strada non vedrei nemmeno la madonna rifulgente, ma magari urlare “hey!” può a volte aiutare)

  16. .mau.

    I pannolini Lidl vanno assolutamente bene, i giovini non si lamentano, e costano meno di quelli di marca in offerta. All’Esselunga ci passo domani, per i curiosi.

  17. Alice Twain

    @Paperdoll, l’alternativa è la consegna gratuita ai disabili della Coop. Noi alterniamo i due a seconda di che cosa vogliamo comprare (Slunga certe cose, Coop altre, per esempio i detersivi alla spina). Detto questo, il commercio al dettaglio per i beni di largo consumo non ha più alcun senso: è più costoso, ha una scelta minore e tendezialmente una qualità inferiore. Oggi ha senso che sopravvivano solo i negozi di nicchia, il salumiere che ha le cose davvero speciali, quello che ti vende il vino particolare, quello che ha cose “di nicchia” appunto, che la GDO non può permettersi di veicolare. Altrimenti, bottegai tutti al rogo.

  18. MarcoScud

    Se leggi bene le specifiche e la ditta che ha fabbricato o prodotto i prodotti non-marca scopri che si tratta di cose normali che costano meno perché sono prodotte per la catena di supermercati in grande quantità e quindi ad un costo nettamente più basso. Se guardate gli Yogurt scoprite che sono gli stessi prodotti a Vipiteno. :)

  19. bakelite

    @mau ho detto: “mau”, appunto, che già mi sembrava eccessivo per le mie abitudini. figurati richiamare la tua attenzione in altro modo. è che avevo appena finito di leggere questo 3d, ho chiuso tutto, esco dal lavoro, ti incrocio che uscivi da fare la spesa, una vocina mi ha mormorato: “cià, vai a casa che oggi tra berlusca che lascia e mau che fa la spesa di film te ne sei fatta già abbastanza”.

  20. .mau.

    @bakelite vabbè, sarò stato più sordo del solito… sara per un’altra volta (soprattutto fino a che non mi ricompro una bici nuova :-) )

  21. MarcoScud

    Le mie amiche sono differenti. Un giorno entro in un bar esco e mi trovo una che agitando le braccia e rischiando la vita mi urla MarcoScud. :) Fossi stato 45 anni di meno (lei è più giovane di mio figlio) mi sarei sentito inorgoglito. :) Ci eravamo già visti da quelle parti. :)

  22. sky

    Per quanto mi riguarda, anche se son stato cliente “standard” (pedibus calcantibus) Esselunga per anni (mi piace la qualità delle sue carni), avevo a suo tempo cercato un servizio di consegna a domicilio prima COOP (ma, appunto, consegnano solo agli anziani, e comunque non dalle mie parti) e poi Conad (ce l’ho a 100 m da casa… ma non è quello il problema). Alla fine solo Esselunga mi ha risposto, ricontattandomi dopo oltre un anno che avevo chiesto di estendere il servizio al mio paesello.
    Da quel momento son diventato un “fedelissimo”: non solo risparmio una marea di (per me preziosissime) ore del mio tempo (diciamo almeno 3-4 al mese), non mi massacro spostando quintali di merce dal garage alla cucina (un piano con scala strettissima) ma per l’appunto sono di una cordialità perfino eccessiva: poco tempo fa usai uno dei loro form per chiedere un’informazione, mi attendevo la “solita risposta” in linguaggio simil-markettaro (“egregio cliente, blablabla yaddayadda…”) ed invece… mi telefonò una delle loro assistenti direttamente in ufficio, gentilissima, e “perse” perfino il tempo per darmi tutte, ma proprio tutte, le spiegazioni del caso… uau. =:O
    Aggiungi che, in 4 anni, mi hanno rotto 2 bottiglie di birra (che, almeno per me, rientra abbondantemente nella statistica delle “casualities”) e che i ragazzi delle consegne sono gentilissimi e rapidissimi, il sito stesso è fatto molto bene (il classico “io l’avrei fatto così”).
    Davvero: con un pizzico di rammarico per non poter fruire di un eguale servizio COOP, posso solo dire un grazie ad Esselunga (anche perchè ho lievi problemi motori e, davvero, certe cose a volte “salvano” la vita).

I commenti sono chiusi.