Mi sa che la giornata di oggi, almeno per quanto riguarda Repubblica.it, sarebbe da incorniciare sotto il titolo di “matematica, questa sconosciuta”. Il riquadro qui sopra è parte della diretta parlamentare di oggi. Vabbè, c’è scritto “charito” invece che “chiarito”, ma capisco come sia possibile fare un errore di ortografia mentre si sta concitatamente scrivendo. Capisco anche – e mi pare perfettamente logico – che «un deputato in missione, se vota, non sarà più considerato in missione»: non che mi sia chiaro perché un deputato in missione (per conto di dio Silvio?) sia a Montecitorio, ma questi ragionamenti politici non mi entreranno mai in testa. Il corollario è che se un deputato non vota perché in missione allora il numero legale diminuisce: anche qua il ragionamento non fa una grinza, perché se uno è assente giustificato per motivi legati al suo essere deputato non è giusto considerarlo nella maggioranza.
Quello che non capisco è come faccia qualcuno (non so se l’ufficio di presidenza della Camera o il giornalista che scrive la diretta, e non so nemmeno quale delle due possibilità sia la peggiore) ad affermare «Pertanto se tutti i 50 deputati in missione votassero, il numero legale sarebbe a quota 315. Se votassero solo 25 deputati in missione, il numero legale sarebbe a quota 290. Se nessun deputato in missione votasse, il numero legale sarebbe a quota 265». Eppure la divisione per due non è un calcolo così complicato, ne sono certo. Non ci sono assenti in missione? I deputati sono 630, diviso per due fa 315. (Per amor di precisione il presidente non vota, quindi si parte da 629, quindi 315 è effettivamente la maggioranza e non un pareggio). Ci sono 25 persone da considerare in missione? Si scende a 605 potenziali votanti, quindi la maggioranza è di 303. I missionisti sono 50? L’assemblea scende a 580, la maggioranza scende a 290.
Come possiamo pretendere di rimettere a posto i conti pubblici se non sappiamo nemmeno fare questo tipo di conti?
Ultimo aggiornamento: 2011-10-14 14:00
Mi spiace, ma questa volta ci ha ragione la Repubblica, sebbene l’abbia spiegato con i piedi. Il principio è che il deputato in missione conta come presente. Il numero legale è sempre a 315 (non certo per il fatto che Fini non vota, dato che è presente, bensì per il fatto che vi sono due deputati ristretti). Se i 50 deputati in missione non si presentano, sono computati come comunque presenti, e quindi bastano 265 presenze reali e 50 virtuali; se invece votano tutti, ci vogliono 315 presente reali; se votano 25 in missione siamo a 290 reali e 25 virtuali, e così via. In ogni caso il numero da raggiungere è sempre di 315
Mi spiace, ma questa volta ci ha ragione la Repubblica, sebbene l’abbia spiegato con i piedi. Il principio è che il deputato in missione conta come presente. Il numero legale è sempre a 315 (non certo per il fatto che Fini non vota, dato che è presente, bensì per il fatto che vi sono due deputati ristretti). Se i 50 deputati in missione non si presentano, sono computati come comunque presenti, e quindi bastano 265 presenze reali e 50 virtuali; se invece votano tutti, ci vogliono 315 presente reali; se votano 25 in missione siamo a 290 reali e 25 virtuali, e così via. In ogni caso il numero da raggiungere è sempre di 315
(ma come funziona? i commenti di qui vanno di là e viceversa, o funziona a senso unico?)
@mfisk: bene, si impara sempre qualcosa. Insomma, numero legale != maggioranza…
(i commenti vanno da Friendfeed al blog, ma NON viceversa) Bene, come scrivevo sul blog: si impara sempre qualcosa di nuovo. Però allora potrei spostare di categoria il post e metterlo in “itagliano” :-)
ma i deputati al gabbio non contano per il numero legale?
a me non è chiaro cosa siano le presenze virtuali
@Cristian: persone che sono contate per il numero legale anche se non ci sono (e quindi non votano, ecc. ecc.)
cosa sono i deputati “ristretti”?
Che sono nelle patrie galere.
(in effetti ho detto anche io una cagata: i deputati al gabbio (o “ristretti”) contano per il numero legale.
Quindi quelli in galera prendono anche l’indennità di missione? Non me ne stupirei.
Insomma anche se in galera fanno qualcosa di legale, o meglio, fanno numero. Per me la democrazia è interessante quanto misteriosa, sopratutto a fine settimana.
Inoltre curiosamente noto che chi invoca (stupidamente) la riduzione del numero di parlamentari spesso coincide con chi li manderebbe tutti in galera, senza rendersi conto che non funzionerebbe.