cultura generale

Nei quiz di ammissione a Scienze Sanitarie nell’università di Milano Bicocca c’era una domanda di cultura generale che diceva “La pizza al trancio di Spontini è tra le più rinomate di Milano. Quale di questi tranci è il più richiesto? (a) abbondante (b) celtico (c) doppio (d) farcito (e) madunina”.
No, non è vero. Quello che è vero è che nel test di ammissione alla Sapienza c’era questa domanda: «Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la “grattachecca di Sora Maria”, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato…» Purtroppo non ho trovato il testo completo dei test, quindi il mio commento dipende da quel poco che ho trovato in rete. Ma anche così, mi pare che il commento del rettore della Sapienza Luigi Frati non vada affatto a suo favore. Riporto il commento: «Tra le cinque risposte ce n’era una sola giusta, mentre nelle altre quattro, accanto ai gusti tradizionali, era inserito un gusto atipico, tipo zabaione. Se poi c’è qualcuno che questo non lo ha capito…» e rincara la dose con «Tra l’altro la domanda era stata ispirata da un articolo apparso all’inizio di agosto sulle pagine culturali de “Il Messaggero” sui sapori di Roma».
Il secondo punto fa semplicemente piangere. Immaginiamo di nuovo un altro test, stavolta al Politecnico di Torino, con i gusti di gelato da Florio, e il rettore che affermi «il mese scorso se ne era parlato nell’inserto culturale della Stampa». E se io arrivo da Milano o da Bologna sono costretto a leggermi per un mese il quotidiano torinese perché la mia malcapitata idea di frequentare l’università piemontese richiede una buona dose preliminare di sabaudità? Quanto al primo, parliamone. Io so cos’è la grattachecca (che non è semplicemente “una granita”, se lo vai a chiedere a un romano…), ma non posso sapere affatto se la Sora Maria – che sta ringraziando per la pubblicità, tra l’altro – non abbia anche inserito tra i gusti la grattachecca allo zabaglione. Dopo il gelato alla rosa, al vino, al gorgonzola e al peperoncino non mi stupisco più di nulla. E allora che cultura sarebbe? O è tutto un modo per selezionare opportunamente gli studenti?

Ultimo aggiornamento: 2011-09-10 22:46

20 pensieri su “cultura generale

  1. LGO

    Avrebbe almeno potuto inventarsi qualche roba del tipo che la grattachecca non si può fare col cioccolato perché è troppo grasso e invece serve uno sciroppo…Poteva chiedere consiglio al Bressanini ;-)

  2. Jan

    mau, il fatto che i candidati dovessero “prepararsi” leggendo i giornali era specificato addirittura nel bando di ammissione:
    “Sulla base dei programmi di cui all’allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto la
    prova d’ammissione verterà su ottanta (80) quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, di cui il
    candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno
    probabili, su argomenti di:
    – cultura generale e ragionamento logico (argomenti tratti prevalentemente dalla cosiddetta terza
    pagina o pagina culturale dei giornali Corriere della Sera, Repubblica, Messaggero, Tempo, Giornale,
    pubblicati dal 1° al 20 agosto 2011)”
    Dell’intera faccenda mi pare questo l’unico aspetto desolante.

  3. sergio

    Io ho il sospetto che la domanda vera e propria non sia quella riportata dai giornali. Sentendo la volgarissima video intervista di frati, il rettore parla di benzina e dice che le risposte possibili erano cinque. Penso che ci sia la possibilità che la domanda fosse sì cretina, ma repubblica o chi per lei stia facendo il gioco sporco e mescolando le carte.

  4. Galatea

    Ho letto anche io la domanda e soprattutto la risposta del Rettore. Son due giorni che mi scervello a capire come diavolo, a rigor di logica, si potessero eliminare le risposte sbagliate. Ma deve essere perché ho fatto lettere. Non ci arrivo.

  5. .mau.

    @Galatea la mia ricostruzione è che ci fossero cinque risposte ciascuna con quattro gusti di cui uno intruso in quattro casi. La logica che porta a capire perché nessuno si è inventato una granita allo zabaglione mi sfugge abbastanza (sì, probabilmente i quattro intrusi saranno state tutte “creme” e non “frutta” nel senso dei gelati, ma il tutto mi sembra più che altro un quiz televisivo)

  6. Galatea

    Ma è assurdo, non c’è nessun impedimento logico nel pensare che qualcuno possa fare una granita allo “zabaione”, anzi, a livello di probabilità uno potrebbe pensare che la “specialità” del negozio sia proprio quella, perché altrove non la fanno. E poi, soprattutto, ma che caspita dovrebbe dimostrare? Mi ricordano certi quesiti folli degli INVALSI.

  7. mattiaq

    Io sono nato e vissuto a Roma e quindi so cosa sia una grattachecca. Non ho idea però di quale sia il chiosco in questione né, tantomeno, di quali siano le sue specialità. Tra l’altro, se avessi dovuto rispondere al quiz, la prima risposta che avrei scartato sarebbe stato il gusto limone visto che è un gusto comune che difficilmente può essere definito “specialità”.

  8. Michele Perone

    Ho sentito qualcuno (rettore?) giustificare la scelta dicendo che la notizia era apparsa nelle due precedenti settimane su un giornale ad elevata tiratura. E ci è scappata una marketta anche per il quotidiano che non mi inteerssa nemmeno sapere quale fosse.

  9. Tooby

    Da quanto ne so, domande di questo genere dovrebbero servire a verificare l’elasticità mentale del candidato: al test di ammissione in Bocconi mi chiesero quale cantante italiana aveva vinto i Latin Grammy Awards (la risposta era la Pausini – e si trattava di una notizia vecchia di sei mesi, non di pochi giorni come mi pare d’intendere dalle indicazioni del bando – e il nostro non aveva informazioni così precise), domanda che certo ha poco valore in economia e finanza, ma che comunque ha ancora un senso perché un aspirante economista e manager non può vivere in una torre d’avorio. Immagino che qualcosa del genere valga pure per i medici, per cui non mi stupisce che in un quiz ci siano pure domande “strane”.
    È evidente, però, che qui abbiano esagerato: c’è una bella differenza fra la “mia” Pausini (notizia passata su tutti i giornali e televisioni, per non dire di internet) e questa grattachecca che prima di ieri non avevo mai conosciuto, Simpson esclusi (notizia passata su un giornale nazionale sì, ma pesantemente locale – di 13 edizioni locali, 8 sono laziali, per dire). Più che verificare l’elasticità mentale del candidato, mi sa che la risposta alla tua domanda finale è positiva: han voluto favorire qualche candidato che giocava in casa (Roma non è casa della meritocrazia, ma della raccomandazione e della distribuzione di pane alla plebe da tipo il III secolo dopo Cristo, non mi stupirebbe)… oppure semplicemente questi test non li sanno fare.

  10. MarcoScud

    Io so cosa è una grattachecca e immagino che l’idea di una granita al Cioccolato neppure alla Clerici potrebbe venire. Come domanda non è più deficiente di altre. Sapreste spiegarmi il perchè i due cartoni dei Simpsons sono stati chiamati: “Grattachecca e Fighetto?”.

  11. web.dariodp

    senza leggere la domanda vera si parla solo del nulla.
    Avendo scritto domande per test di ammissione mi aspetterei una domanda in cui le risposte riportate da repubblica non fossero le 4 alternative, ma la una delle risposte
    es:
    Quali sono i gusti tipici?
    Menta, limone, amarena, arancia
    Menta, limone, amarena, cioccolato
    Menta, limone, latte di mandorla, nutella
    Menta, amarena, arancia, benzina
    e messa così in effetti basta usare la logica.
    Ripeto, va vista la domanda originale, perché anche secondo me repubblica ci sta marciando

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