Il Giro di Padania

Probabilmente non ve ne siete accorti, neppure se siete appassionati di ciclismo: ma ieri è partito il Giro di Padania, con tanto di sito ufficiale, purtroppo senza versioni plurilinguistiche nemmeno in insubro o bergamasco. Tale corsa a tappe è stata organizzata dalla «neonata Associazione Sportiva Dilettantistica Monviso Venezia, presieduta dal Senatore Michelino Davico, Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti locali», nel caso ve lo foste chiesto, e vede tra i suoi supporter Ivan Basso, di cui viene riportata la citazione «La bicicletta insegna cos’è la fatica, cosa significa salire e scendere – non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri – insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi».
Ma forse però ve ne siete accorti: i quotidiani hanno più o meno in massa dato notizie di tafferugli che a quanto pare continuano ad esserci. Ragione di tutto ciò? Lapalissiano: la Padania non esiste, e quindi non può esistere il Giro di Padania, a differenza del giro della Catalogna, o dei Paesi Baschi, o delle Fiandre.
Inutile dire che è ovvio che la manovra è politica e legaiola: provate per dire a indovinare di che colore è la maglia indossata dal primo in classifica. Detto questo, però, mi sembra che ci sia da preoccuparsi allo stesso modo di chi va a dire che «Il Giro di Padania è incostituzionale», e può dunque essere definito mandante morale dei tafferugli di cui sopra. Non sono uno di quelli che dice “siamo nel mezzo di una crisi terribile e voi pensate a queste cose qua?”, però mi sembra che la migliore risposta da dare sia quella del sindaco di Cuneo (occhei, per chi non è di quelle parti c’è dietro una simpatica diatriba interna con la compagna di Simplificius Calderoli), o più semplicemente mettersi a ridere. Ma poi è così difficile far finta di nulla, e dire e scrivere “Giro della Pianura Padana”? Secondo me quello sì che farebbe arrabbiare davvero i leghisti, a parte essere geograficamente corretto…

Ultimo aggiornamento: 2011-09-07 15:50

11 pensieri su “Il Giro di Padania

  1. .mau.

    che Basso corra è giusto e normale. Che lo intervistino è abbastanza logico. Che nel sito ufficiale, alla voce “organizzatori”, ci sia una citazione sua può essere un caso oppure no.

  2. Andrea Camoletto

    citazione completa di Wikipedia………
    Padania è una denominazione geografica alternativa usata per indicare la Val Padana. L’invenzione di tale termine si deve a Gianni Brera che lo coniò nei primi anni sessanta mentre il suo utilizzo si è maggiormente diffuso a partire dagli anni novanta quando il movimento politico della Lega Nord indicò con questo nome sia un’entità politico-amministrativa astratta corrispondente all’attuale Italia settentrionale, sia il Nord Italia geografio. Da allora il termine è divenuto di uso comune mantenendo tuttavia una forte connotazione politica.

  3. Sand

    Nota a margine: la “diatriba interna” a cui .mau. fa riferimento deriva probabilmente dal fatto che la suddetta compagna di Calderoli, presente accanto al suddetto Sindaco all’inaugurazione della Fiera di Cuneo di due settimane orsono, aveva omesso di alzarsi in piedi quando è stato suonato l’inno di Mameli in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sembra a causa di un’orticaria.

  4. .mau.

    @mestesso: boh, io copio quello che c’è scritto nel loro sito ufficiale. (occhei, sito che ha indicato Laiguelia come città di arrivo della prima tappa, vedi http://ff.im/LdsOT )

  5. devan

    su ivan basso:

    [solo per chi non è impressionabile; è un’intervista a ivan basso fatta da massimo giletti]
    il terzo minuto è un capolavoro di umorismo involontario, quando parla, in maniera estremamente reticente, dello “scandalo” che lo ha coinvolto; inoltre, nel corso dell’intera intervista, la parola “doping” non viene mai pronunciata.

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