Non che la cosa mi tocchi, ma il contributo di solidarietà – rectius, le due nuove aliquote Irpef – infilato nella manovra di Ferragosto è profondamente iniquo, visto che le tasse le pagheranno quelli che già le pagano. Lo stesso con la prevista e subito eliminata aliquota suppletiva per i lavoratori autonomi, che avrebbe senso se tutti loro evadessero le tasse con lo stesso rapporto percentuale: così non è, e pertanto i soliti furbi avrebbero continuato a non pagare e gli artigiani onesti sarebbero rimasti cornuti e mazziati.
Io ce l’avrei anche avuta un’idea per ricavare un po’ di soldi in maniera diversa. Articolo 1: i proprietari di un’autoveicolo il cui valore Quattroruote è superiore a 15000 euro dovranno pagare un contributo straordinario pari al 5% della cifra che eccede tale valore fino a 30000 euro, e del 10% della cifra oltre i 30000 euro. Articolo 2: le società che emettono contratti di affitto o leasing possono rivalersi della somma sugli utilizzatori degli autoveicoli stessi.
Non si vuole usare una quotazione stabilita da un privato? Nema problema. Si prende il prezzo di acquisto e lo si attualizza con una legge esponenziale sul numero di anni di età. (Che bello! per la prima volta avremmo in una legge la formula e-t…) Si penalizzano le famiglie numerose costrette a comprare un’auto più grande? Nema problema. Si abbatte di un 20% il valore di partenza per un’auto di un nucleo familiare di cinque persone, e del 35% il valore di un’auto omologata per più di 5 posti. Il punto è che purtroppo in una società come quella italiana occorre tassare i beni visto che i redditi non li si riesce a stimare; ma un aumento delle imposte indirette (l’Iva, insomma) sarebbe esiziale per un’economia stagnante e quindi bisogna cercare qualcosa che si ha già ed è sicuramente tracciabile, anche più di una casa. Non so quanto sarebbe il gettito, ma spero che con quello che si pagano gli economisti e visto l’ottimo nostro istituto di statistica i conti non siano troppo difficili. Lo stesso si potrebbe fare sulle barche, anche se lì in effetti è piu difficile avere una stima del loro prezzo; nel caso fossero intestate a nullatenenti, si potrebbe pignorarle e metterle all’asta :)
Ultima provocazione a proposito di Iva: perché non fare lobby sulla UE e decidersi tutti insieme a reintrodurre la possibilità di una quarta aliquota Iva per i beni di lusso, come il 35% che avevamo prima dell’armonizzazione europea?
Ultimo aggiornamento: 2011-08-18 07:00
e sarebbe equo? aumenta la % di detraibilità delle spese familiari basta al 50% e vedrai che l’evasione fiscale sparisce ed avrai il gettito mancante, dai tassare l’auto in base al valore non l’aveva previsto nemmeno Rifondazione, e quello che i suoi soldi li spende in prodotti Apple quello non lo vogliamo tassare?
Evidentemente non sei un appassionato di autoveicoli. Nemmeno io! Lo stesso ragionamento andrebbe però fatto per motoveicoli, profumi, gioielli, mobili antichi, quadri pregiati, ecc. ecc. ecc. Oltre un certo prezzo, ovvio.
Il problema credo sia duplice:
1. ridurre l’evasione (ricordo comunque che Tremonti ha dichiarato davanti alle telecamere di Rai 3 che “l’evasione fiscale è CONNATURATO all’economia italiana, ridurla ECCESSIVAMENTE provocherebbe un cataclisma fiscale di cui è difficile intuire i risultati”. Incredibile, ma così è ridotta l’Italia. Per inciso la trasmissione era “1/2 ora” della Annunziata di due anni fa)
2. chi guadagna più di 90000 euro l’anno ha veramente problemi a pagare la tassa? Che poi sarà detraibile l’anno dopo e quindi con un reale impatto ridotto?
Grazie.
secondo me, il valore quattroruote che hai scelto è troppo basso.
considera che ci sono molti agenti di commercio, per i quali avere un’auto che vale sui 20-25mila euro non è un lusso, ma una necessità di lavoro (fai 30-40mila chilometri l’anno e poi me lo sai ridire).
il tuo ragionamento è sensato se parti da, uhm, 30mila euro.
quello che i suoi soldi li spende in prodotti Apple è un suo problema, e non credo che raggiunga una certa quantità di spesa. Per curiosità, che auto usi?
@giuseppe (ma anche altri): dopo la casa, l’automobile è il bene più costoso facilmente tracciabile. Tutto qua.
(Naturalmente ridurre ECCESSIVAMENTE l’evasione fiscale darebbe problemi a una parte molto piccola della popolazione italiana, quelli che trattano beni di lusso. Esattamente come il “meno tasse per tutti”, qui come negli USA, viene sempre declinato come “meno tasse per i più ricchi”, e quelli che ricchi non sono ci cascano come degli allocchi)
non vedo la differenza tra una che compra un’auto da 30.000 e uno che compra un portatile da 2000 io spendo magari 10.000 in più di auto perchè faccio tanti km all’anno e ho bisogno primo di sicurezza poi di comodità e cmq ho un’audi Audi A4 2.5quattro della azienda in uso e una classe A 1500 comprata già immatricolata
a dimenticavo l’A4 è del 2002 e la classe del 2009
la differenza tra una che compra un’auto da 30.000 e uno che compra un portatile da 2000 è 28000 euro :-) (o se preferisci, una tassa sul portatile darebbe troppi pochi soldi per essere interessante)
Ma si vendono molti più portatili che auto, se la vogliamo mettere in questi termini.
uno che si può permettere un portatile da 2000 euro o un completo di stilista da 2500 ha un reddito ben superiore a chi può comprare un’auto da 30.000, in ogni caso ci sono molte persone che auto una bella Isp imposta statale sulla persona 60.000.000 sai quante auto ci vogliono
@massimiliano sui portatili (o su altre cose) dovresti aggiungere una tassa all’atto dell’acquisto, quindi con effetto depressivo
ci vorrebbe un parametro aggiuntivo per comprendere nel calcolo l’indice di avarizia (chi ha tantissimi soldi e non li spende) .. e’ una battuta eh
Mica tanto, qui a Genova negli anni sessanta c’era un tizio molto ricco e molto famoso che girava in 500, e in tu culu agli operai. E ai furbi che mettono contributi straordinari sulle automobili a seconda del prezzo d’acquisto.
infatti e poi la fuoriserie in leasing con la banca francese, ciao tasse ciao multe
Io vedo un altro buon motivo per tassare le macchine e non i computer da 2000 euro ed è quello che come la benzina, le sigarette e l’alcool le macchine uccidono chi le guida e chi non. I computer no. Nel migliore dei mondi possibili il commesso viaggiatore si sposta in treno, così inquina di meno e può lavorare nelle 300 ore l’anno che passerebbe a guidare (stima spannometrica da 30000 km) e 300 ore sono 7,5 settimane lavorative! Se invece di costringerlo a lavorare durante quelle ore gliene concedessimo la metà per leggere o vedere film avrebbe il doppio delle vacanze che ha ora.
Tra l’altro tassare molto di più il trasporto di persone e merci su gomma potrebbe finanziare direttamente la costruzione delle linee di treni che mancano per rendere possibile tutto ciò.
Secondo me la proposta sull’IVA e’ la migliore. Aggiungo che non e’ necessario fare lobby sulla UE, basta chiamare la tassa in un altro modo. Ad esempio in Olanda (dove ho vissuto 3 anni) una delle tante (sacrosante) misure per scoraggiare l’uso e l’acquisto di automobili e’ una “tassa ecologica” del 30% del valore di acquisto: in pratica, quando si compra un’automobile nuova si paga l’iva (al 19%) ed in aggiunta un 30% di contributo ecologico (o come diavolo si chiama). Il problema piu’ grosso che hanno e’ riuscire a farlo pagare a tutti coloro che comprano l’auto all’estero (3/4 della popolazione olandese vive a meno di 1 ora d’auto da un qualche confine.. per cui comprare l’auto in Germania o Belgio non sarebbe campato in aria, se ti facesse risparmiare il 30%), ma e’ ampiamente superabile (tanto + che nel caso italiano il problema si porrebbe solo in alcune parti del nord).
Le soglie che hai indicato sono piuttosto basse. Sono andato adesso sul configuratore Fiat ed una Bravo diesel 105 CV Active bianca con optional fendinebbia e blue&me viaggia di listino oltre 20.000: si tratta della classica automobile aziendale da usare per servizio. Una punto EVO active 5 porte a metano, sempre bianca, sono 16.500 euro di listino, senza optionals.
Questa è l’auto aziendale triste, che si apre con la chiave, non ha l’autoradio e il condizionatore.
Poi che su questi prezzi ci sia una scontistica, per cui se c’è una qualche promozione sfanghi un 10/15% sul prezzo di listino senza colpo ferire è ovvio: io ho scelto appositamente per questo allestimeti di tipo assolutamente base.
Per il barbarico re: mio papa` faceva il rappresentante di macchine utensili, direi che conosco molto meglio di te la situazione. Tenendo conto che di solito gli stabilimenti industriali sono in periferia, lontano dalle stazioni ferroviarie e che tipicamente i mezzi pubblici sono tarati per l’ingresso e l’uscita delle maestranze, e che i ricambi delle macchine utensili sono di solito fatti di ferro e pesano diversi kg, come fa un rappresentante ad usare i mezzi pubblici?
Ma suppongo che tu sia uno di quei fortunati che si puo` permettere di non usare l’automobile: sappi che ci sono persone che l’automobile sono costretti ad averla ed utilizzarla, e che ne farebbero volentieri a meno.
Fino a quando facevo il precario al politecnico la macchina la lasciavo in stazione e prendevo il treno. Poi grazie a Brunetta e Gelmini ho dovuto cercarmi un altro lavoro precario e sono stato costretto a farmi un ora di viaggio in macchina ad andare ed una a tornare.
Potrai immaginare come mi facciano piaceri i discorsi hipster sul non usare l’automobile: di solito mi viene di augurargli di dover fare il consulente per il SanPaolo a Moncalieri…