Ricordate la storia di Blog(0) e la Boiron? Beh, le cose sono andate un po’ avanti. Il buon Fabio Turone (sì, abbiamo giornalisti scientifici in Italia, anche se non li trovi così facilmente su Cor&Rep) ha infatti scritto un articolo al riguardo, articolo pubblicato sul British Medical Journal (qui l’abstract, dando alla notizia una notorietà internazionale a tal punto che è rimbalzata persino sul sito di repubblica.it, linkata in home page.
Però… il link all’articolo era in home page di repubblica.it, e subito sotto c’era il puntatore al post di un blog, sempre ospitato su repubblica.it. Nella migliore tradizione complottistica italiana, la tesi esposta al lettore è (copincollo): «Penso che tutta questa vicenda sia stata creata ad arte, per mettere in difficoltà la medicina omeopatica.»
Attenzione. Non ho difficoltà a credere che l’essere per una volta riusciti dal basso a rendere pubblica una delle tante vicende di prevaricazione sia stato facilitato dalla polemica contro l’omeopatia. Ma invito i miei ventun lettori a rileggere la frase: la vicenda, compresa la lettera cease-or-desist dell’azienda, sarebbe stata creata ad arte da Samuele nella speranza di una «reazione sgangherata della Boiron, vittima poca accorta del sistema mediatico» (continuo a copincollare dalla frase seguente, potete tranquillamente andare a controllare se ho reso o no il pensiero dell’autore). Niente male, vero?
P.S.: se anche io fossi un complottista, penserei che a repubblica.it si siano preoccupati di possibili ritorsioni in campo pubblicitario della multinazionale dell’omeopatia e si siano affrettati a cercare una controopinione per parare almeno in parte il colpo. Ma sono invece certo che la storia è molto più semplice :-)
Ultimo aggiornamento: 2011-08-18 14:17
macheccazzopaolecarusodeimieistivali
@Mone grazie!
(ingegnere farmaceutico?)
Già il termine medicina omeopatica andrebbe considerato un’antinomia di Russell
Ho eliminato il commento (ormai inutile). La storia è davvero interessante. E fa pensare al potere della industria omeopatica. Riflessione: non avendo i costi di ricerca di una farmaceutica, possono spendere un sacco in marketing, vero?
[ora cinque minutini di sconforto, poi vedo se ho qualcosa di intelligente da dire]
Purtroppo Guglielmo Pepe era il direttore della sezione di Repubblica dedicata a salute e medicina. Da anni la ammorba con la sua simpatia per omeopatia e altre stronzate.
o cacopedia, quelle cose tipo enologia musulmana e oceanografia tibetana.
Non riusciremo mai a liberarci dell’omeopatia o di chi si cura “pregando”. Ma possiamo sempre sperare che siano le malattie a liberarci di questi pirla.
ma Guglielmo Pepe non era finito confinato a salute dopo una storiaccia di mobbing a sfondo sessuale?
http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Pepe … oops, sbagliato omonimo
?se il prodotto omeopatico non é efficace, almeno non é dannoso?… eh, beh…ancora una volta il ragionamento non fa una grinza!
http://pepe-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/about/ @Lopo: no, non lo è più.
Sì, stavo guardando anch’io, ho editato. Che abbia diretto anche NG è devastante.
LOL .mau. :D
(confesso, ho una memoria da autistica. è una roba degli anni ’90, ma non saprei dove cercare)
Se l’auto non parte perchè manca il motore almeno non vai a sbattere.
diosanto quanto è stupido questo tal Pepe
@{°)) ma c’è il prodotto omeopatico Googlococcum per te! http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/17/anni_padre_stupratore_co_0_9405176610.shtml ma mi sa che sia ancora un altro omonimo. Quello che mi chiedo è appunto che razza di memoria da autistica tu abbia.
“Evidence of clinical efficacy of homeopathy. A meta-analysis of clinical trials. HMRAG. Homeopathic Medicines Research Advisory Group.” – Eur J Clin Pharmacol. 2000 Apr;56(1):27-33.
…CONCLUSIONS: There is some evidence that homeopathic treatments are more effective than placebo; however, the strength of this evidence is low because of the low methodological quality of the trials. Studies of high methodological quality were more likely to be negative than the lower quality studies. Further high quality studies are needed to confirm these results… (per esempio…)
If water has a memory then OMEOPATHY IS FULL OF SHIT
[ho finito lo sconforto, non ho nulla d’intelligente da dire] laicaillopo, as usual.
@.mau. il googlococcum non sempre funziona… ricordo anche di aver letto questa storia perché si accusava ripubblica di insabbiare il caso, ma son passati millenni
comunque, per capire la caratura del personaggione: http://pepe.blogautore.repubblica.it/2011/08/18/facile-accusare-lomeopatia/ [edit: non avevo visto il post di @Bob.Draco, qui http://ff.im/K4Gf6%5D
Ieri ho sentito un medico (che finora ho sempre considerato in gamba) dire che le sperimentazioni a doppio cieco per i farmaci omeopatici sono inutili, perché secoli di utilizzo di tali farmaci ne comprovano in modo inequivocabile lefficacia. Avete capito bene: da anni si dice che lomeopatia funziona, per cui non è necessario sperimentarla: come se il metodo scientifico non esistesse, come se non si conoscesse la forza delleffetto Placebo, come se mi mettessi a dire che il sole gira intorno alla terra perché cè scritto nella bibbia.
Dire che mi sono cascate le palle è poco.
@ilciospo
poi ‘sti secoli sono al più due
Non so se erano tutti prodotti boiron, ma ho usato i cosidetti rimedi omeopatici nei primi anni 90 per mal di gola ricorrenti. Ebbene: non erano prodotti naturali diluiti all’infinito, anzi, erano ben poco diluiti tanto da disturbare le papille gustative. Alcuni rimedi naturali sono riconosciuti anche dalla medicina allopatica, tipo l’echinacea. Mentre non è difendibile una diluizione infinita, per i rimedi cosidetti “naturali” qualcosa si potrebbe fare. Almeno si potrebbe dire che non si vende acqua pura. Mi stupisce che Boiron non abbia usato questi argomenti per difendersi.
L’altra cosa che mi stupisce è che Pepe non conosca l’agenzia italiana del farmaco. (Dice che nessuno parla male dei farmaci ufficiali.) Fino all’anno scorso lavorava molto bene e aveva delle pubblicazioni periodiche (anche cartacee) che parlavano proprio delle reazioni avverse dei farmaci tradizionali. (Oh, ho trovato proprio ora qualcosa di simile a quello che c’era l’anno scorso: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/attualita/1688 E fino a gennaio 2010: http://aifa.progettoecce.it/newsletter.php ) Questo solo in Italia. Sono sicuro che girando per il web di info mediche/scientifiche sui farmaci e la loro utilità/pericolosità se ne trovano a iosa. Forse qualche divulgatore di buona volontà potrebbe spiegare anche ai profani come funziona il sistema dei farmaci, senza usare toni apocalittici/complottistici tipici di alcuni uomini di spettacolo.
ciao
nicola.
Io sono veramente ma veramente ma veramente depressa.
Ma prima o poi in Italia riusciremo ad insegnare a qualcuno le basi del metodo scientifico? Povero Galileo…. (e non tirate fuori i danni del liceo classico. io ho fatto il classico, porca miseria)
Ciao. E’ tutta colpa del liceo classico. Ciao.
Considerando che ci sono ricercatori che “taroccano” i risultati apposta per avere fama, e che il vicedirettore del CNR e` un prete (di fatto se non di nome) creazionista, penso che non ci sia molto spazio per il metodo scientifico da queste parti.
@Galatea: e infatti scappi non appena si parla di matematica, tesoro…
@L’Uomo con la Papera (De Mattei noin è più vicepresidente del CNR) @Leonardo Blogspot (non è vero ;) )
Mi fa molto piacere saperlo, pensavo che non ce lo saremmo mai tolto di torno.
@peppe grande notizia, non lo sapevo
E comunque, considerando il fatto che l’origine del pensiero scientifico alla fin fine proviene dalla cultura della Grecia antica, mi pare strano che il problema dipenda dai licei classici.
Galatea, ti g’a sveglià ‘l can che dorme.
“La rivoluzione dimenticata” dovrebbe essere libro di testo al liceo.
De Mattei, da organigramma on line, è ANCORA vicepresidente del Cnr. Può ancora far danni, insomma. Tipo che Irene ha colpito New York perché è una città di pederasti…