Come probabilmente sapete se state leggendo questa notiziola, io leggo parecchi libri. Diciamo molti libri. Una volta finito il libro scrivo una breve recensione e la posto qua e là sugli appositi siti. Lo stesso ho fatto quindi con la recensione di Caro Papa, ti scrivo di Piergiorgio Odifreddi. Voto medio (3 su 5), giudizio negativo dal punto di vista metodologico: niente di più e niente di meno.
Eppure, se si va a vedere la pagina su Amazon, la mia recensione “è stata utile a zero persone su tre”. Considerando che in genere le mie recensioni sono quasi sempre considerate positive da chi si prende la briga di leggerle, e considerato ancora che dare un voto negativo – invece che una semplice scrollata di spalle, come faccio io di solito quando una recensione non mi dice nulla ma non la trovo fuorviante – implica un certo qual interesse da parte del votante, mi chiedo che merde io abbia pestato per avere un simile record negativo. Ah: né su aNobii né su GoodReads c’è stato nulla di simile :-)
Ultimo aggiornamento: 2011-07-26 07:00
sul altri blog succede quando si parla male di travaglio o grillo.
nonunacosaseria
sul blog non hanno detto nulla, si vede che i miei ventun lettori sono adusi alle mie filippiche.
“4 di 8 persone hanno trovato utile la seguente recensione”
E’ bastato un post sul tuo blog per far nascere, in poche ore, un piccolo drappello a sostegno dell’utilità della tua recensione.
Meditate, gente, meditate.
@scomplottista: tranne un altro che ha aggiunto un “inutile” :-)
Seriamente, resto dell’idea che il pollice verso dovrebbe avere un minimo di spiegazione associata; altrimenti – stante anche l’anonimità dei voti – è difficile capire se effettivamente è un voto aprioristico oppure no. Quando aNobii ha tolto i voti negativi io ho apprezzato :-)
Lo dicevo ogni anno a mio padre presentando la solita collezione di quattro in pagella: chissa` che merde avro` mai pestato!