Non ho ben capito se Bruti Liberati ha aperto un procedimento d’ufficio per la vignetta apparsa ieri su Libero, quella coi “papponi di Stato” con le facce di Napolitano, Calderoli, Fini e Bersani (no, nessun esponente PdL: loro pappano a livello più alto, evidentemente); o se sia stata una sua scelta specifica. Io sono comunque generalmente contro l’esistenza dei reati di opinione, almeno fino a che le opinioni non le si vuol sostenere con le bombe. Ma in questo caso c’è anche un’altra cosa da tenere bene in mente, secondo me.
Siete proprio convinti che una vignetta apparsa su Libero possa configurarsi tra le «Offese all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica»?
Ultimo aggiornamento: 2011-07-20 10:17
Ma soprattutto, è proprio il caso di agire in modo da dar ragione alle menate di Berlusconi sulla magistratura?
se la denuncia è d’ufficio sì, perché altrimenti è reato da parte del magistrato; poi ci pensa il GIP a vhiedere l’archiviazione. Se non lo è, naturalmente no: meglio una campagna di sputtanamento.
Se il mio nome comparisse su Libero, lo considererei già di per sé un’offesa.
Il magistrato applica le leggi, non le giudica: ha giustamente aperto un fascicolo perché esiste una legge specifica, e (cosa che tutti dimenticano…) tutti sono innocenti fino a prova contraria, che si produce nei luoghi e metodi preposti cui sopra.
Come giustamente hai già detto tu, ha senso (in generale) una legge sui reati d’opinione? No, direi, ma questo a Bruti Liberati non può fregare meno. Frega a noi, ed il giudizio è scontato: NO, non mi turba (a parte la cattiva fede di Belpietro, naturalmente).
Per favore, dite “aboliamo la legge”, NON il magistrato di turno è un xxxx. Fino a quando Silviolo non abolirà l’obbligo di procedura d’ufficio è una persona che sta facendo il suo mestiere. Grazie.
dipende dal contesto, per me
Riguardo la domanda, direi che essere “offesi” da un tal accartacciatore di prodotti ittici, no, non direi, ed anzi il simpatico ministro ivi rappresentato forse ne trae lustro
Mi sembra più che altro un’offesa alla capacità di disegnare, queste vignette di Libero sono realizzate in modo davvero penoso. Non avevo manco riconosciuto Napolitano e Calderoli.
Devo ammettere però che la caricatura, in particolare dei politici,è un genere che non ho mai capito, né ho mai capito perché ai giornali piaccia tanto pubblicarle.