L’appunto principale che mi sento di fare a questo libro (Robert Osserman, Poesia dell’universo [Poetry of the Universe], Longanesi 2010 [1995, 1996], pag. 205, € 17, ISBN 978-88-304-2772-3, trad. Libero Sosio) è che il titolo è assolutamente fuorviante. Sì, è lo stesso dell’edizione originale, e il motivo è spiegato nella quarta di copertina: secondo Osserman la matematica che serve per spiegare la fisica è spesso bella di suo e quindi poetica. Io non sono d’accordo con l’affermazione, ma il libro è davvero bello: solo che avrei preferito fosse intitolato come il sottotitolo, L’esplorazione matematica del cosmo. L’opera tratta proprio di questo tema, e lo fa con un percorso poco standard visto che parte dalla cartografia terrestre, il che ha senso perché è un ottimo modo per spiegare con un’analogia come si può rappresentare un’ipersfera nello spazio quadridimensionale. Forse la parte finale è un po’ datata (il testo originale è del 1995), ma in ogni caso il libro merita la lettura. In un paio di punti anche il grande Libero Sosio ha dormicchiato durante la traduzione, che nel complesso è però come sempre ottima.
Ultimo aggiornamento: 2011-06-29 07:00
Carnevale della Matematica #39
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