Premessa: costruire tutta quella roba in Valsusa per fare passare quattro-cinque coppie di treni superveloci al giorno è una perfetta idiozia.
Premessa 2: a quanto ne so, anche quando avranno finito i lavori in corso per allargare le gallerie della linea storica non è che si possano far passare tanti treni, visto che non è certo una linea ben separata da case e strade (d’altra parte la Valsusa è stretta, più di tanto non si può fare)
Premessa 3: però spostare il trasloco merci dalla strada al ferro sarebbe una cosa buona e giusta.
Perché allora – mi chiedo – non possiamo avere un progetto che non faccia andare i treni a 300 all’ora ma solo a 200 (il che significa poi metterci venti minuti in più da Torino a Lione), ma in cui possano passare tutti i treni merci liberando così la linea storica da usare solo per treni passeggeri cadenzati? A questo punto il problema si sposta molto più a valle (le gallerie non danno fastidio, ma prima o poi qualcuno li vorrà anche scaricare, quei treni), ma mi pare che della gronda torinese si parli molto meno che del tratto valsusino.
Detto tutto questo, ribadisco che non ho dati sufficienti per farmi un’opinione completa.
[p.s.: Boh-TAV è creazione di 7th Guest]
Ultimo aggiornamento: 2011-06-28 12:26
Perchè non c’è altra scelta(TM)
“non ho dati sufficienti”
?? E’ uno dei pochi temi studiato benissimo grazie alla competenza e al lavoro di esperti nelle materie coinvolte. Più volte la politica ha aperto il “tavolo tecnico” a cui i movimenti hanno partecipato con autorevolezza, fino a quando veniva tutto chiuso per aprire il “tavolo politico” visto che i dati non arrivavano mai a giustificare questo spreco o a spiegarne i costi preventivati.
Certo non si possono mai fare i nomi degli enti e soprattutto delle persone “interessate” al progetto, ma neppure questi dati sono difficili da trovare. Basta un po’ d’archivio e tante cose si spiegano.
Più che altro stupisce questo accanimento in un momento in cui Trenitalia è ai ferri corti più o meno con tutte le amministrazioni ferroviare confinanti. In pratica Trenitalia sta tentando di uscire dai servizi internazionali, e vogliono costruire una linea internazionale nuova? E chi ci farà servizio? Oh, intendiamoci, io sono per i treni e la presente direzione di Trenitalia mi fa senso, però ci dovrebbe essere un minimo di consequenzialità…
@Luca Logi : ma stiamo parlando di ere future e futuribili … valutare la politica di Tremitalia (e’ un refuso, ma ci sta benissimo) fra qui e quando sarà (se sarà) in funzione la tratta To-Lione sia un po’ prematuro …
Un like a Bubbo.
@Bubboni: si vede che non so cercare, però le stime sul traffico merci (in calo pauroso) non mi pare tengano conto dei lavori in corso sulle gallerie della linea storica, e inoltre mi mancano i dati sul trasporto via gomma attraverso Frejus e Bianco. Certo che se non si pensa (bilateralmente) a bloccare almeno in pratica se non in teoria quei trafori autostradali per i mezzi pesanti possiamo essere certi che il tunnel ferroviario non servirà a nulla.
Il nome TAV e’ effettivamente fuorviante, e la linea nuova sara’ proprio da 200 km/h o poco piu’. In piu’ l’ultima variante “leggera” prevede di realizzare il solo tunnel del Frejus e un raccordo tra Orbassano e Avigliana evitando i cantieri in bassa valle.
Che poi i merci passeranno in mezzo ai paesini, ma contenti loro…
.mau. sei ancora un po’ all’anno zero (anche se non al livello di Odifreddi, che ha scritto un post da bar sport tipico di chi non ha speso nemmeno cinque minuti a informarsi).
La linea non è nemmeno pensata per treni superveloci, è progettata per le merci… che però non ci sono, perché su quella direttrice il traffico merci è in calo da una decade, altro che lavori… e in Italia il traffico su gomma non lo sposti, perché l’intero paese è organizzato attorno alla logistica su gomma, tra aziende incapaci di programmare a sei ore e capannoni piazzati in mezzo alla campagna ovunque capiti ma lontano dalle ferrovie… e comunque, se vuoi fare una politica di migrazione dalla gomma al ferro, falla pure ora: la linea attuale è usata al 10% della capacità… comincia a mostrarmi che la porti al 50% e poi ne riparliamo.
@vb: visto che io dalla valdisusa ci mancherò da vent’anni, mi sai dire quanti passaggi a livello ci sono ancora sulla linea storica, quanti possono essere eliminati senza soverchi problemi, quanti capannoni industriali ci sono nell’alta valle (diciamo da Avigliana in su), quant’è il traffico transfrontaliero di queste PMI?
@all: il “Boh TAV” per me vale al quadrato, nel senso che non ho informazioni di alcun tipo sulla linea storica.
Conosco però lo spirito e la bozza di definizione della CE sulle direttrici di trasporto, e qui riassumo la cornice dentro la quale la Boh TAV si inserisce. La CE vuole che il trasporto (di beni e persone) tra paesi membri diventi più facile (il che include velocità, ma anche facilità di accesso E la potenza di interconnessione fra paesi membri). A questo scopo ha definito il concetto di corridoi e direttrici, imponendo di fatto che certi toponimi possano supportare un certo tipo di traffico, definito pensando ai vincoli citati prima.
La filosofia di fondo di questo intervento è che prima si deve creare l’offerta, e che poi la domanda verrà da sé. In termini astratti sono anche d’accordo con questa impostazione, un poco meno a come viene applicata (in Italia, all’estero sono più onesti).
Tuttavia è pur vero che o si fa, o la si perde per sempre, e di treni ne abbiamo già persi tanti :-). Rimango un Boh TAV perché siamo in Italia :-(.
@.mau.: Qui http://www.notavtorino.org/ c’è una selezione di documenti davvero interessante ed autorevole su ogni aspetto. Non ho tempo di cercarti le due info ma ricordo che tra il materiale preparato per l'”europa” si parlava esattamente degli andamenti del traffico su gomma in altri trafori e “corridoi”.
Qui ci sono due documenti “veloci” ma non mi pare che si dilunghino sui punti che ti interessano, comunque i punti 2 e 3 del primo riportano qualche dato, oltre al 27 e ss.:
http://www.notavtorino.org/documenti/150-rag-notav-corret-16-1-11.pdf
http://www.notavtorino.org/documenti/tartaglia-smonta-esposito-25-11-10.pdf
Non capisco il problema del maggior traffico su gomma per l’abbassamento del piano ferro della linea storica (già finito nel 2010 per la parte italiana e, se non sbaglio, in corso in quella francese).
Intanto è ritenuta probabile la costruzione di una caserma per 100 agenti accanto al cantiere di Chiomonte, oltre a dichiarare il tutto zona militare. Tra un po’ parleremo di trasporti su ferro… intendendo i cingolati!