i referendum milanesi

Milan l’è un gran Milan, si sa. Così, oltre ai quattro referendum nazionali, ci verranno consegnate altre cinque schede, per votare su un gruppo di referendum d’indirizzo proposti da un comitato variegato e bipartisan (tanto per dire, c’era l’ex assessore Croci, quello che prima è stato defenestrato dalla giunta Moratti e poi era corso in suo soccorso con una lista civica che non è però sia andata così bene)
Per prima cosa, i referendum comunali sono consultivi e d’indirizzo, il che significa che il comune non è affatto tenuto a seguirne il risultato, anche se venisse raggiunto il quorum (del 30% e non del 50%, attenzione). Il testo ufficiale lo trovate nel sito del Comune, ma io consiglio anche di leggere qua, e questo per una ragione molto semplice. Se state a guardare solo il testo dei referendum vi sembrerà di tornare alle grandi verità di Catalano, «è meglio avere la botte piena e la moglie ubriaca»: ma quasi tutte le misure proposte hanno un costo, e i referendum indicano anche dove i soldi necessari devono essere recuperati.
Ciancio alle bande: ecco i referendum.
Scheda marrone: Ecopass. Così lo chiamano tutti, ma la cosa è molto più complicata: innanzitutto perché oltre che chiedere l’allargamento della zona Ecopass alla cerchia della 90-91 si parla anche di potenziare mezzi pubblici e bike sharing e creare aree pedonali e zone a limite 30 Km/h, ma anche perché i 60 milioni necessari verrebbero ricavati non solo dalla sosta a pagamento (che quindi dovrebbe arrivare praticamente in tutta la città) ma anche dal passaggio di Ecopass da una “tassa sull’inquinamento” a una “tassa di ingresso”. Io personalmente voto sì perché continuo a credere che in centro a Milano (per una definizione di centro piuttosto ampia) non ci si dovrebbe andare in auto e l’auto di famiglia non ci serve comunque per girare in città; ma mi sa che molti non abbiano capito cosa ci stia dietro davvero.
Scheda celeste: più alberi per tutti. Ottima cosa, voterò sì, ma ricordate che i venti milioni necessari dovrebbero venire fuori dai proventi degli oneri di urbanizzazione (che sono già stati usati per di tutto di più, quindi non so quanto ci sarà), dal volontariato (e vabbè…) ma anche dall’aumento – oltre il consumo standard – delle tariffe per i rifiuti indifferenziati e dell’acqua.
Scheda lilla: conservare il parco di Expo. Costo zero (si fa per dire, con tutti i soldi che pensavano sarebbero venuti dalla vendita dei terreni rimessi a posto e con tutte le strade di accesso pronte). Beh, io voterò no, per l’ottima ragione che è una presa per i fondelli e con Milano c’entra un tubo. Io vorrei che con tutto quello dell’Expo si possa poi ottenere il massimo, ma non so a priori cosa sia il massimo. Se ad esempio mi dicessero “spostiamo la Rai lì e facciamo un parco in corso Sempione”?
Scheda blu: riconversione energetica. Costo dieci milioni, da ottenersi con la vendita di edifici pubblici (ammesso che ce ne siano ancora). Anche qua voterò no; sono contro il teleriscaldamento a tappeto, e mi preoccupa il concetto di rottamazione delle case vecchie e senza pregio in cambio dell’aumento delle volumetrie.
Scheda rosa: riapertura dei Navigli. Costo trenta milioni, di nuovo da ottenersi con la vendita di edifici pubblici. Ho dei forti dubbi sul trovare i soldi, però credo che i Navigli andrebbero davvero valorizzati e non lasciati marcire come adesso, quindi voterò sì.
Questo è quanto: milanesi, buon voto :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-06-09 07:00

18 pensieri su “i referendum milanesi

  1. .mau.

    perché spacchi tutta la città per avere un risultato che come l’adsl funziona bene solo per piccole distanze, e che comunque con la tecnologia odierna è peggio di un impianto centralizzato (teleriscaldi TUTTI assieme)

  2. MarcoScud

    Ho condiviso su Frenfi, FB e Twitter il tuo Post che trovo molto utile e condivisibilissimo. Grazie perché mi serviva per tenere informata la famiglia su perché voto o NON voto qualcosa (se avessero voglia di andare a votare. Che mentre eravamo compattissimi ed allineati nel volere NON votare la Moratti, qui in casa non ho trovato nesun interesse nei Referendum. Ma proprio NESSUNO). Che ti linki il mio 3D è perfettamente inutile visto che NON lo vedresti. :)

  3. MarcoScud

    ciancio alle bande, cambiare pesantemente e strutturalmente il sistema dei referendum, nazionali o locali, lo troverei una grande idea. magari facendo come in USA una sessione fissa: il November Ballott fuori dalla quale mai nulla. Mettendoci pure tutte le elezioni locali. D

  4. .mau.

    figurati se si riesce a cambiare strutturalmente i referendum. L’unico accordo possibile sarebbe eliminarli.

  5. MarcoScud

    Se richiedi 1.5 milioni di firme in un mese. Preapprovazione (prima delle firme) della Corte, e TOGLI IL QUORUM, e li fai tutti insieme a Novembre (dicevo tipo USA), già vedi che solo il vecchio PC e DC e il Vecchio Berlusconi (non la mezzasega diventata ora) riuscirebbero a lanciarne-concluderne uno. E poi mettere in chiaro quello che vuoi ed inveritre il senso del SI che vuole dire SI ecc.

  6. MarcoScud

    Comunque io parlavo del fatto che su Frenfi non eravamo gemellati e anche se avessi messo il 3D del mio Feed http://ff.im/FjoYi tu non l’avresti visto. Il tuo post a me andava benissimo. L’ho stampato in quadruplice copia e lo distribuirò a Moglie e 2 Figli. Che decidano come vogliano purché seguano i miei consigli che coincidono con le tue opinioni. :)

  7. MarcoScud

    Beh glielo devo. Vedere come erano compatti anti Moratti mi ha fatto riesaminare la possibilità Pisapia. Poi avere seguito 3 comizi (uno sull’acqua) di Boeri, grande persona, mi ha definitivamente e graniticamente convinto che magari Pisapia non era la scelta migliore, ma sicuramente la Moratti era la scelta PEGGIORE. :)

  8. MarcoScud

    Anche il Boeri e altri che mi parlavano del referendum sull’acqua mi hanno convinto che quello che riguarda la legge Ronchi è meritevolissimo (nonostante sia un po’ strano come quesito) di essere votato e con un SI. L’altro sull’acqua lo trovo solo assurdo. :D

  9. MarcoScud

    OT ho cercato di mettere le stesse opinioni sotto il tuo Post come anonimo ma non mi ha funzionato. Iscrivermi mi sembra troppo, non perché tu non lo meriteresti, ma perché io poi non avrei tempo di seguire i miliardidimilioni di cose e gente a cui mi iscrivo. :D

  10. .mau.

    in che senso non ha funzionato? il blog permette finanche commenti anonimi, solo che i commenti devono essere (tutti) verificati da me.

  11. MarcoScud

    mi permette di scrivere marcoscud ma non mi permette di battere altro. Nelle zone non riesco a batterci il mio commento nè la mia email. Ovviamente io sono per commenti ai post verificati (a meno di non essere in una lista di nick-e-mail di gente affidabile (che mi pare sia una dell opzioni WP).

  12. marcoscud

    Grazie per questo Post. Come ti ho già detto in FriendFeed io e te la pensiamo uguaglio sui referendum Milanesi. Ho stampato il tuo post e lo proporrò alla famiglia Moglie e 2 Figli perché si possano almeno oriuentare in maniera facile sui 5 referendum Milanesi. Dirò loro che io vado a votarli e voterò penso come te. D

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