dell’inconsistenza di Fassino

[e Torino?] Quello che vedete qui a fianco è un pezzetto della pagina del Corriere della Sera di oggi sulle elezioni amministrative del prossimo maggio. Nulla di trascendentale: un classico asterisco dove si richiama la notizia che poi viene trattata all’interno dell’articolo a fianco.
Quello che è strano è che come “principali comuni al voto” sono indicati, immagino da nord a sud, Milano Bologna e Napoli. A me (e immagino ancora più a lui) pare che anche a Torino ci siano le elezioni comunali. Quale potrebbe essere la spiegazione di questo lapsus calami del Corsera?
– tanto a Torino si sa già come finiscono le elezioni, quindi non ha senso parlarne;
– Torino non è che sia poi così importante come comune;
– loro sanno qualcosa che noi non sappiamo ancora: chessò, che Marchionne ha ingiunto che si firmi un accordo per non votare a maggio altrimenti se ne va via da Torino;
– al Corsera non riescono a vedere l’esistenza di Torino, è un po’ come il punto cieco dell’occhio.
Scusate se non metto su il sondaggio, ma potete comunque commentare :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-04-20 11:59

4 pensieri su “dell’inconsistenza di Fassino

  1. Orientalia

    Ma perché Torino e non Bologna, per esempio, o Cagliari? Perché hai scelto Torino?

  2. Simone Caldana

    Il contatto di Repubblica del Movimento 5 Stelle Torino ha smesso di rispondere alle mail, al telefono, agli sms… Il PD per mantenere i propri elettori a Torino ha bisogno di mantenere lo staus quo, per cui cappa pesante su tutto quello che succede a Torino…

  3. .mau.

    @Orientalia: per numero di abitanti. Dopo Roma ci sono Milano, Napoli e Torino; Bologna viene ben dopo, e Cagliari ancora oltre (in mezzo ci sono Trieste e Reggio Calabria, limitandosi ai comuni dove si vota)

  4. .mau.

    @simone: qui non si sta parlando di esistenza di altri candidati a sindaco, ma proprio di esistenza delle elezioni. O che forse i maggiorenti del PD sperano che nessuno sappia che si vota? Allora dovrebbero fare la stessa cosa con la Busiarda e Repubblica, il Corriere non è che sia poi così letto a Torino.

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