giornatina

Mi telefona il ciclista dicendomi che la mia bici è MOLTO scassata (ho rotto il forcellino, tanto per dire), ripararla mi costerà più di 150 euro (no, non ne compro una nuova).
Poi scopro che nel pomeriggio i BOFH aziendali mi hanno bloccato dropbox. (non solo l’interfaccia web, tutto il sito)
È una congiura.

Ultimo aggiornamento: 2011-03-10 16:32

16 pensieri su “giornatina

  1. Mauro

    150 euro???
    per quale forcellino? spero posteriore, ché cambiare una forcella anteriore costa mooolto meno.
    provato con le ciclofficine, o non c’e’ tempo?

  2. .mau.

    @mauro: il forcellino posteriore, ma dovevo comunque cambiare il pignone dei rapporti dietro e rimettere in sesto un po’ di roba, 150 euro sono il totale.

  3. .mau.

    @mfisk: che vuole, si erano fissati su 4shared e simili. Vediamo se riesco a trovare qualcosa di un minimo fungibile o dovrò iniziare di nuovo a fare su e giù con la chiavetta (il che mostra che questi blocchi sono inutili).
    Ah, mi chiedo se i dirigenti sono esentati oppure tanto non sanno di che si parla.

  4. mestesso

    Mi associo ad mfisk, con domandina: il firewall aziendale è di quelli tipo webSentry con blacklist aggiornata ad abbonamento?
    Direi di no, visto che è stato inserito praticamente subito nel setup della azienda per cui lavoro: aggiornano le lista a mano dalle tue parti?

  5. ArgiaSbolenfi

    Dropbox si usa su windows anche senza diritti amministrativi .. queste cose cominiciano a diventare peggio dei virus per i BOFH

  6. Paolo

    Dropbox è stato bloccato anche a me, qualche settimana fa, dopo mesi di utilissimo uso, perché “se poi qualcuno mette dei film o della musica su Dropbox e la scarica ci va di mezzo l’azienda”. Quindi, un archivio di file _miei_ e di cui rispondo _io_ è assimilato ad un FTP pubblico.
    Comunque, un giorno di questi metto in piedi un proxy sul cloud di Amazon (tanto, l’istanza micro è gratuita) e vado dove mi pare, con tanto di .pac locale, tiè! :)

  7. mestesso

    @all:
    Tre lavori fa, ero dipendente di una grande multinazionale tedesca. Firewall aziendale nazista, con *tutti* i servizi tipo dropbox blacklistati per limitare la diffusione di files dall’interno dell’azienda all’esterno, senza contare qualsiasi cosa fosse social network.
    Due lavori fa, ero consulente per Nokia: *nessuna* blacklist (solo alcuni siti porno e nemmeno tutti), col presupposto “appena fai una cazzata ti licenzio”.
    Insomma, più che la legislazione è un fatto di cultura aziendale.
    @chi è sottoposto a webSentry:
    fino a pco tempo fa i server webSentry che implementano le blacklist su siti erano molto sensibili ai pacchetti HTTP frammentati. Vale a dire che, se qualche hacker aziendale si procurava un tool apposito per frammentare una normale sessione HTTP ad hoc, bypassava il firewall. Dedicato agli smanettoni intrepidi ;-).
    Cmq, fino a quando uno non fa il sysadmin, non ha una idea di quello che i colleghi fanno con internet in ufficio…se non avessi visto con i miei occhi i log, mai avrei immaginato ci fosse gente che *tutti i giorni* guardasse avidamente siti composti *unicamente* di foto di piedi umani. Iddio solo sa cosa può vedere uno in TI :-).

  8. .mau.

    @mestesso: intorno al 1998 avevamo un progetto ADSL sperimentale e ho dato un’occhiata ai siti più visitati dagli sperimentatori (stimati professionisti). Non mi stupisco più di nulla.

  9. robxyz

    @.mau.:”Ah, mi chiedo se i dirigenti sono esentati oppure tanto non sanno di che si parla.”, non sanno di che si parla, temo.

  10. .mau.

    @francesca: non è la stessa cosa, ma sembra comunque interessante… (per dropbox ho trovato una soluzione fatta in casa, anzi in ufficio :-) )

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