e il paese reale?

Che Berlusconi dica «Farò una causa allo Stato visto che non c’è responsabilità dei giudici» non è una grande notizia; poco importa che Lui non sia ancora riuscito a cancellare l’obbligatorietà dell’azione penale e che la non responsabilità dei giudici non c’entra un tubo visto che stiamo parlando di pubblici ministeri.
Nemmeno che Franco “chi, scusa?” Frattini dica «La privacy del premier è stata violata, possibile ricorso a corte diritti umani» è poi una grande notizia, nel senso che non è che qualcuno stia a sentire cosa dice il segnaposto agli Esteri; d’altra parte ce lo vedreste un uxoricida controbattere in aula “non potete accusarmi! Eravamo a casa nostra, state violando la mia privacy!”?
Ma una volta pensato questo mi sono fermato. Io il “paese reale” non lo conosco affatto. Ergo chiedo a voi: ma la sciura Pina cosa penserà di tutto questo? E soprattutto, com’è che l’opposizione non è capace a fare altro che (Di Pietro e Repubblica) strillare in direzione uguale e contraria a quella del premier e dei sui accoliti, oppure (il sedicente piddì) restare timidamente muto? O anche qua mi perdo qualcosa?

Ultimo aggiornamento: 2011-02-10 15:02

8 pensieri su “e il paese reale?

  1. scardovi

    Il discorso non è sul fatto che Berlusconi abbia compiuto o meno un reato ma sul fatto che tutto quanto (compreso il numero di telefono del PresDelCons) sia finito alle stampe.

  2. .mau.

    @scardovi: dove lo leggi nelle dichiarazioni del PresConsMin e dell’Invisibile Ministro?
    (Attenzione, non sto dicendo che non si possa ravvisare un reato; ma qui si sta volutamente mettendo tutto assieme. Tra l’altro, se ci fossero indizi secondo cui potrebbe essere stato un PM a mandare alla stampa il risultato delle intercettazioni, il magistrato può essere incriminato eccome…)

  3. mestesso

    Il tutto è semplicemente una cortina fumogena.
    Da un lato occorre presidiare minuto per minuto il proprio elettorato. Lasciar perdere una qualsiasi occasione per dire che l’altro (la magistratura) ha torto equivale a dire che l’altro ha implicitamente ragione. La così detta pubblica opinione è volatile come gli avvoltoi, nel senso che una volta persa la fiducia che il cavallo, sia pure azzoppato, possa vincere, viene e ti massacra. Ricordiamoci bene che anche il silviolo sa benissimo che c’è un rischio di andare ad elezioni molto presto, e bisogna stare attenti a contenere i danni.
    Dall’altro però il tutto serve anche a compattare i suoi seguaci, che in alcuni casi non sono più così contenti, ed il rimpasto infatti non è ancora stato definito non tanto per colpa dei nuovi arrivati (i “responsabili”) ma perché i vecchi si sentono traditi. I colonnelli La Russa/ex-AN ora PDL sono sulla graticola sia perché il Capo li vuole sottodimensionare sia perché la loro base si sta incavolando. Il tutto peggiora le performance del governo attuale, ed è uno dei motivi per cui la fiducia sul federalismo non si farà. Meglio crearsi un nemico che non può rispondere che rispondere su temi scottanti ad un nemico che hai. Almeno non puoi sbagliare…
    La zia Pina per ora non cambierà idea rispetto ad un mese fa. Però se il tutto va per le lunghe, e ci sono tutti i presupposti, la zia Pina mollerà per strazio. Questo frà il Paese Reale. Sul valore della soglia non mi esprimo, ma non abbiamo ancora toccato il fondo.

  4. VilCatto

    Purtroppo neppure io conosco il paese reale, giacché per me la misura è colma da molto tempo, senza che di sgretolamento del consenso se ne veda neppure l’ombra.
    Temo che ormai sia passato definitivamente per buono il fatto che tutto è opinabile, e che i fatti siano sempre interpretabili, o come va di moda oggi, “contestualizzabili”.
    Anni fa, al varo di una legge i (due) telegiornali di allora presentavano un bel cartello con la sintesi del testo: cosa significava, cosa cambiava. Oggi ci si limita al “panino”: proclama del governo, critiche dell’opposizione, entusiasmo della maggioranza – il tutto senza la minima presentazione dell’oggetto della discussione. In questo modo il senso critico del paese reale è andato atrofizzandosi, e ci si schiera sempre di più per partito preso, in una nazione che non ha certo brillato per la democrazia dell’alternanza. Effetto del maggioritario o della videocrazia?
    Ad oggi Berlusconi è sostenuto da una maggioranza parlamentare che vede in lui una garanzia di rielezione e la certezza di conseguenti vantaggi; questo appoggio incondizionato alimenta l’adesione acritica di una larga fetta del paese reale a qualunque teoria fantasiosa ci voglia propinare; la fedeltà dell’elettorato produce sondaggi sempre molto positivi e ciò rafforza nella maggioranza la convinzione che dopo Berlusconi ci sia il nulla. QOD, il circolo vizioso è servito.
    Come se ne esce? Io non lo so; temo che solo il naturale crollo psicofisico (di cui mi pare di intravedere primi timidi segni) possa alfine alienare consenso a Berlusconi al punto da convincere gli alleati a puntare su una alternativa. Perché di correggere l’errore del referendum maggioritario, purtroppo, non se ne parla.

  5. scardovi

    Se ci fossero gli estremi per denunciare un magistrato (inquirente o giudicante che sia) per la violazione del segreto istruttorio nessun giornale (a parte quelli già fedeli) ne monterebbe un caso mediatico.
    Al contrario se dovesse arrivare un ammonimento dalla corte di giustizia UE (che non manca occasione per fare le pulci all’Italia) allora tutti i giornali ne dovrebbero parlare.

  6. pietro

    Scardovi, mi sa che hai un po di confusione in testa, confondi la corte di giustizia della UE ( che si trova in Lussemburgo ), il cui compito è SOLO vigilare sull’interpretazione e l’applicazione dei trattati della comunità europea con la corte europea dei diritti dell’uomo che è un organismo che non centra un tubo con la comunità europea, è collegata con il consiglio d’europa di cui fanno parte 47 paesi, dei quali una ventina non fanno parte della comunità europea.

  7. .mau.

    aggiungo solo una cosa: la corte europea dei diritti dell’uomo ci metterebbe un par d’anni prima di giudicare. Non credo che il PresConsMin abbia tutto quel tempo a disposizione.

  8. mai piu' misericordia

    aggiungo che per ricorrere alla c.e.d.d.d.u. bisogna prima passare attraverso tutti i gradi di giudizio nel proprio paese.

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