Non sono riuscito a capire come mai Berlusconi abbia deciso, poche ore dopo la bocciatura in Bicameralina del decreto attuativo sul federalismo fiscale, di convocare in fretta e furia un consiglio dei ministri per ripresentare le norme sotto forma di decreto legge. Secondo me Napolitano non aspettava altro, e in tempo record ha rimandato al mittente il decreto facendo “rispettosamente” notare che la legge delega del 5 maggio scorso diceva qualcosa di diverso.
Per la precisione, il governo poteva sì fregarsene del parere del parlamento: però «Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni e rende comunicazioni davanti a ciascuna Camera. Decorsi trenta giorni dalla data della nuova trasmissione, i decreti possono comunque essere adottati in via definitiva dal Governo. Il Governo, qualora, anche a seguito dell’espressione dei pareri parlamentari, non intenda conformarsi all’intesa raggiunta in Conferenza unificata, trasmette alle Camere e alla stessa Conferenza unificata una relazione nella quale sono indicate le specifiche motivazioni di difformità dall’intesa.». Detto in altro modo, essendo per il momento l’Italia una democrazia parlamentare in ogni caso non si può far nulla senza rendere almeno nota ufficialmente la cosa. Quale sarebbe stata la differenza? Trenta giorni più il tempo necessario per inserire nel calendario delle Camere le comunicazioni.
Perché insomma BossiBerlusconi ha deciso di fare una mossa così azzardata? Davvero, non lo so. Una possibilità è che non sia affatto convinto che il governo regga per tutto quel tempo, e che quindi fosse meglio lanciarsi in fretta e furia a mettere le cose nero su bianco; ma anche così doveva essere davvero nervoso e preoccupato per non immaginare che Nappy e i suoi costituzionalisti non gliel’avrebbero mai fatta passare. O forse è l’inizio di una nuova campagna di delegittimazione – beh, inizio si fa per dire visto quanto scritto stamattina sul Giornale di famigghia? Voi che ne pensate?
Ultimo aggiornamento: 2011-02-04 14:48
per me per 2 motivi: 1. doveva dare un segnale a bossi, il qual sta tenendo sb per le palle 2. per creare fumo e confusione e contemporaneamente ribadire al suo elettorato che lui è il re e della costituzione se ne impippa
e non voglio neanche pensare alla motivazione 3: non conosce la costituzione (perchè di questo ho la certezza, ma spero che almeno chi scrive i diversi atti e chi lo difende la conosca)
@LAsacco: no, in questo caso non si tratta nemmeno di Costituzione, ma proprio del testo della legge dell’anno scorso. (Occhei, non sono un giurista ma posso immaginare che quel comma della legge 42/2009 sia abbastanza standard nel caso di leggi delega, ma il discorso non cambia di molto)
l’inimmaginabile al potere :(
Forse tutti i consulenti giuridici sono concentrati sulle grane giudiziarie del capo e hanno perso di vista gli estremi della legge. Ipotesi inquietante.
>ripresentare le norme sotto forma di decreto legge
Era un decreto legislativo, con tutto quello che ne consegue ;)
Il problema è che il federalismo (alias la 42) ha una data di scadenza molto breve, e le commissioni devono esaminare un altro d.lgs., quello sul federalismo fiscale regionale e provinciale. Il colpo di mano era necessario per via dei tempi stretti.
(@mau: okkei. dicevo cotituzione per indicare, in realtà, l’intero sistema di regole/leggi/procedure. il succo rimane uguale: io sono il re e me ne fotto del resto). poi la strategia del crare continuamente situazioni paradossali/incredibili e sempre più grottesche mi pare dia i suoi frutti in termini di confusione
Specifico: la data di scadenza stabilita dalla 42 è a maggio di quest’anno, ogni tentativo di prorogarlo (l’ultimo è avvenuto martedì) sono stati respinti.
Non ho seguìto molto, ma non è semplicemente il motivo1 di cassandra, perché terrorizzato dalle dichiarazioni di Bossi perché o il federalismo passava o si andava a votare? Anche se tecnicamente è una cazzata il messaggio è comunque “vedi, le sto provando tutte”.
@Eyja: sì, ma d’accordo che Bossi ci ha avuto l’ictus e funziona a metà, ma ancora a inizio settimana si diceva appunto che se il decreto attuativo non passava in bicameralina si sarebbe fatto comunque il tutto con passaggio alle camere. Silvio poteva limitarsi a chiedere ieri pomeriggio la presentazione alle Camere del decreto così com’era, no?
+1 PER LA DELEGITTIMAZIONE
(scusate il caps lock, ma stavo facendo il cretino altrove)
@Tooby: ma in ogni caso il passaggio alle camere era indipendente dal lavoro delle commissioni, no?
Anche per me motivo 2.
Se la commissione avesse detto sì, non serviva tornare in aula; avendo detto di no, era necessario che il governo spiegasse le sue ragioni al Parlamento, poiché lavora su una delega che lo stesso Parlamento gli ha dato (il governo non può legiferare stabilmente) ed è pertanto il Parlamento (in linea teorica) ad avere l’ultima parola.
@Tooby: appunto. Ma i tre pezzi di federalismo fiscale (comuni, province, regioni) non sono indipendenti? la bicameralina non poteva continuare con gli altri e lasciare al parlamento tutto la parte sui comuni?
@.mau.: considerando che ci hanno messo un anno solo per scrivere la legge delega, se la legge dovesse scriverla il Parlamento per via ordinaria staremmo qui fino al 3000. :)
Parliamo di una materia molto complessa.
(Giusto per precisare: i pezzi del federalismo dovrebbero essere cinque, di cui tre già approvati in via definitiva. Oltre al federalismo municipale, manca quello regionale e provinciale, e con esso tutta una serie di problematiche ancora non risolte, a cominciare dai costi standard che il club della scienza triste ancora fatica a comprendere. In caso di iter parlamentare ordinario, forse la stima del 3000 è pure ottimistica ;) )
Secondo me è un messaggio all’elettorato leghista, perchè la Lega ne sta perdendo il controllo.
E’ noto che la pragmatica base leghista vede qualsiasi procedura burocratica come fumo negli occhi e quindi per loro l’avvenimento si tradurra’ in
“L’Umberto si che ha le palle: ha fatto convocare al berlusca un consiglio dei ministri e ha fatto approvare il federalismo, ora pero’ quel comunista di Napolitano non lo firma anche se dovrebbe usando qualche scusa legale” (dove ovviamente “legale” e’ detto col lo stesso tono di “inutile, rompicoglioni”)
Secondo me perché sono degli scalzacani refrattari a qualsiasi regola ed estranei ai concetti di democrazia e stato di diritto.
Secondo me Simone Caldana l’ha azzeccata.
Estenderei tuttavia il messaggio anche all’elettorato del PdL, come confermato dal titolone del Giornale di oggi.
Anch’io penso che Simone sia andato molto vicino al vero. Incrocerei la sua risposta con la soluzione 1 di Cassandra: Berlusconi manda un segnale a Bossi che manda un segnale al suo elettorato. Creano confusione e delegittimazione, ma se ne fregano (se ne sono sempre fregati, negli ultimi due mesi).
Si sta dibattendo come un pesce fuori dal’acqua.
Forse per la teoria propugnata da Leonardo (il blogger): a Bossi non interessa il federalismo, interessa solo propugnare il federalismo. La sua realizzazione sarebbe deleteria per l’appeal elettorale della lega.
A tutti. Whatever. Sono incapaci e stanno facendo danni cercando di far ricadere la colpa su quei poveretti dei comunisti.
Ma sono d’accordissimo con Elvetico. Nel momento una legge qualunquemente chiamata “federalismo” passa, la Lega si squaglia come neve al sole.