Dopo due anni sono finalmente riuscito ad andare di nuovo a teatro (in compagnia tutta femminile…), a vedere questo inedito della coppia Gaber-Luporini, recitato da Claudio Bisio con Carlo Boccadoro che lo accompagnava al piano. Lo spettacolo è formato da sei scene, che partono da un episodio della seconda guerra mondiale per finire all’alba del nuovo millennio: il narratore ha sempre 25 anni, perché come spiega all’inizio “è l’età migliore per essere lì in prima persona”.
Devo dire che il risultato non è che mi abbia entusiasmato molto. Il testo era indubbiamente gaberiano, ma il guaio era Bisio. Non che lui non sia bravo, intendiamoci, né che non mi piaccia come stile. Semplicemente mi pare che il suo modo di fare l’attore sia troppo diverso, e quindi avevo come la sensazione di vedere qualcuno che indossava un vestito altrui di una taglia completamente diversa. Ma è possibile che sia solo io ad essere prevenuto…
Ultimo aggiornamento: 2010-12-24 07:00
Appunto, non è un attore, veste troppo i SUOI panni invece di entrare in quelli necessari all’occasione. Bisio è più un caratterista, se scrivi tagliato per lui può fare faville, altrimenti è apprezzato soltanto dai suoi fan più accesi
Maccerto.
Come sospettavo…
Non sono andato a vederlo per questo motivo.
Non capisco perché Bisio abbia l’esclusiva e perché il testo non sia reperibile da nessuna parte.