ah, le classifiche

Ieri sono apparsi i dati di “Ecosistema urbano”, ricerca annuale di Legambiente con il centro studi Ambiente Italia e il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane. Nulla di particolare né di eclatante: le città del sud riempiono quasi tutti i posti in fondo alla classifica, in cima ci sono cittadine medio-piccole, le metropoli arrancano. Se si vuole proprio notare qualcosa in più, quest’anno sembra che le grandi città siano scese parecchio in classifica (la trovate qua. Bene, come hanno parlato di questo i quotidiani italiani? Sul Messaggero non ne ho trovato traccia, anche se ammetto di non aver cercato a fondo. Il Giornale e il Corriere hanno un titolo direi corretto: rispettivamente «Ambiente, male tutte le metropoli» e «Allarme ambientale nelle grandi città
Peggiorano tutti i grandi centri urbani (eccetto Torino)». Per la cronaca, Roma è scesa dal 62. al 75. posto, Milano dal 46. al 63., Napoli dal 89. al 96., Torino è risalita – si fa per dire – dal 77. al 74. posto. Bene, la Busiarda, essendo ormai un quotidiano tendenzialmente locale, titola «Il rapporto di Legambiente: male Milano, Roma e Napoli. Tra le grandi città si salva solo Torino» che insomma è un po’ fuorviante, visto che il “salvarsi” significa essere in posizione pessima seppur con un leggero miglioramento.
Ma stavolta la palma dell’innumeratezza va a Repubblica. Ecco il loro articolo (immortalato anche qui): «Rispetto allo scorso anno la capitale scivola in fondo alla classifica e viene sorpassata da Milano, che a sua volta perde diciassette posizioni.» A casa mia, per sorpassare qualcuno prima dovevi essere dietro di lui e dopo davanti. Accetto il concetto di “sorpasso alla gambero”, in cui entrambi i contendenti perdono ma quello che era dietro perde di meno; ma in questo caso Milano era già davanti a Roma, e ha perso più posizioni in classifica. Lo so, sono minuzie tali che non dovrebbero nemmeno essere commentate; ma anche dalle cose piccole si vede la faciloneria. (Che poi Repubblica formalmente è un quotidiano romano. Cos’è, rema contro?)

Ultimo aggiornamento: 2010-10-19 10:02

4 pensieri su “ah, le classifiche

  1. Piotr R. Silverbrahms

    Mah, innumeracy a parte, io mi interrogherei piuttosto sui maggiori salti in classifica. Se L’Aquila terremotata e dimenticata accusa un -13, che cosa sarà mai successo a Rieti (-46) e a Lecco (-49)? Per contro, quale strepitoso miracolo è accaduto in quel di Avellino (+51) e di Oristano (+52)?
    Mah…

  2. .mau.

    @piotr: le risposte possibili sono tre. La prima è che queste classifiche lasciano il tempo che trovano, un po’ come i panieri Istat per il calcolo dell’inflazione; l’articolo del Sole-24 Ore sembra indicare uno spostamento dei pesi. La seconda è che Avellino e Oristano potrebbero avere finalmente dato risposte, e quindi avere avuto un miglioramento in classifica (ammetto che questo non tocca la tua città). La terza – e quella più da povea matematica – è che guardando i punteggi in classifica basta un pelo per cambiare molte posizioni. Probabilmente sarebbe stato più corretto fare la classifica considerando solo DUE cifre significative (e non quattro) e accorpando le posizioni. Chiaro che ci sarebbero comunque delle posizioni che per un pelo cambiano di posto, e lo farebbero anche più di prima; ma in media la classifica sarebbe più stabile.

  3. Nemo_bis

    ‘Sorpassare’ è corretto. È una questione di italiano, non di matematica.
    «3 fig. Superare qlcu., essergli superiore; freq. con la specificazione della dote in cui emerge la superiorità: s. qlcu. in astuzia»
    http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sorpassare.shtml
    «5 fig. Essere superiore, superare in qualità, capacità e sim.: sorpassava tutte le altre in grazia ed eleganza»
    http://dizionari.repubblica.it/cgi-bin/italiano/trova

  4. .mau.

    @Nemo_bis: ergo, “Roma continua a venire sorpassata da Milano”, non “Roma viene sorpassata da Milano”.

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